Macerata , martedì, 26. aprile, 2022 10:00 (ACI Stampa).
Nella guerra che prosegue in terra ucraina c’è una situazione che strazia il cuore, quella dei bambini.
Sale il numero delle vittime e un’associazione per i diritti umani della Crimea ha denunciato che i russi avrebbero portato via con la forza da Mariupol circa 150 bambini, 100 dei quali ricoverati in ospedale, la maggior parte strappata ai genitori, come ha riferito il sito di informazione Ukrinform, ascoltando le dichiarazioni di Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, secondo cui la maggior parte dei bambini, che non sono orfani, è stata portata via senza i genitori.
Ma la solidarietà degli italiani non si arresta, tanto che molti bus fanno la ‘spola’ tra l’Italia ed il confine ucraino per trasferire in Italia bambini e donne, come è successo a Belforte del Chienti, in provincia di Macerata nelle Marche, da dove è partito un pullman con tre autisti (Jonatan Maggi, Mauro Casali e Luigi Pascucci), il vice parroco, don Salvatore Sicigliano, la vicesindaco ed assessore ai servizi sociali, Carla Budassi, ed il volontario Angelo Buresta, domenica 5 aprile e ritornato dopo 41 ore di viaggio con 43 donne e bambini, percorrendo 4.000 km.
A viaggio concluso abbiamo chiesto alla vicesindaco Carla Budassi di spiegarci il motivo per cui il comune di Belforte del Chienti ha deciso di ospitare i profughi ucraini: “L’iniziativa è partita dal parroco don Salvatore ed essendo io assessore ai servizi sociali insieme al sindaco abbiamo decisodi dare il nostro aiuto”.
Come è nata l’idea di raggiungere in pullman le zone di guerra?