Città del Vaticano , mercoledì, 11. novembre, 2015 10:00 (ACI Stampa).
“Parole che sono un commento del Vangelo, in cui si dice o Dio o mammona, non ci può essere un compromesso, bisogna scegliere il Signore”. Così il Segretario di stato vaticano Pietro Parolin ha commentato ieri sera incontrando i giornalisti a margine della XX Seduta pubblica delle Pontificie accademie, il discorso del Papa a Firenze.
Il Papa spinge “ come sempre la Chiesa ha insegnato a mettere i beni di questo mondo a servizio dei veri valori e delle finalità per le quali la Chiesa esiste a servizio della sua missione”.
Parolin ha ricordato con un sorriso il passaggio in cui il Papa ha ricordato Don Camillo e Peppone di Guareschi: “ avevano un rapporto molto dialettico, ma che alla fine riuscivano a superare le differenze proprio nell’ amore alla gente, il desiderio di fare il bene della gente che li portava a collaborare.”
Inevitabile la domanda sulle polemiche nate dalla vicenda battezzata come secondo vatileaks
“Non credo che queste polemiche possano creare un’atmosfera serena. Effettivamente, c’è un’atmosfera pesante. Se leggiamo la stampa vediamo come ci siano attacchi forse poco ragionati, poco pensati, molto emotivi, per non usare qualche altra parola, volevo dire isterici.”