Città del Vaticano , venerdì, 15. aprile, 2022 18:05 (ACI Stampa).
Il rischio che “ Dio” diventi un “contenitore vuoto che ognuno può riempire a suo piacimento”, il rischio di pensare che Dio non sia esistito. E’ questo il rischio per l’uomo di oggi secondo il Predicatore della casa Pontificia, il cardinale Cantalemessa.
Il predicatore cappuccino come sempre ha tenuto la “Predica dei ricordi” nella Celebrazione della Passione di Gesù nella Basilica di san Pietro. Alla presenza del Papa e della Curia romana e di molti fedeli la liturgia del Venerdì Santo si è svolta con l’adorazione della Croce solo per il Papa, e non per i fedeli. Francesco non ha compiuto la prostrazione all'inizio della celebrazione con una decisione dell'ultimo momento, il tappeto infatti era stato preparato.
Il Predicatore ha preso spunto per la sua riflessione dal colloquio di Gesù con Pilato e dalla domanda che il Procuratore romano pone: “Cos’è la verità?”.
Davanti al mondo che svuoto di senso il suo nome, Dio “si è preoccupato di dare lui stesso un contenuto al suo nome: “Il Verbo si è fatto carne”. La Verità si è fatta carne!”
Non è l’uomo che decide chi è Dio, ma Dio stesso che si rivela. E questo per chi non crede o è in ricerca.