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Il Papa lava i piedi a dodici detenuti nel carcere di Civitavecchia

Giovedì Santo: Papa Francesco torna nelle carceri e lava i piedi a dodici detenuti nel carcere di Borgata Aurelia

Papa Francesco nel carcere di Civitavecchia  |  | Vatican media / ACI Group
Papa Francesco nel carcere di Civitavecchia | Vatican media / ACI Group
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Papa Francesco nel carcere di Civitavecchia | Vatican media /ACI Group
Il Papa nel carcere di Civitavecchia |  | Vatican media / ACI Group
Il Papa nel carcere di Civitavecchia | Vatican media / ACI Group

Papa Francesco torna nelle carceri il Giovedì Santo. Francesco questa volta visita il Carcere di Borgata Aurelia, a Civitavecchia. Lava i piedi a dodici carcerati. La celebrazione si è svolta in forma strettamente privata.

Negli anni passati Papa Francesco ha celebrato più volte il rito della lavanda dei piedi in un carcere. 
Nel 2013 a Roma nel carcere minorile di Casal del Marmo, a Rebibbia nel 2015, a Regina Coeli a Trastevere nel 2018. E poi in quello di massima sicurezza di Paliano nel 2017 e infine a Velletri nel 2019.
La pandemia da Covid19 ha messo uno stop a questo tradizionale rito. Ma ora Papa Francesco torna a dare attenzione ai carcerati. "Siamo grati al Santo Padre - commenta don Raffaele Grimaldi, Ispettore dei cappellani delle carceri d’Italia – per aver scelto, ancora una volta, una periferia esistenziale, un luogo di prossimità per rilanciare al mondo un messaggio di vicinanza e di speranza".
Per la Messa in Coena Domini il Papa sceglie una visita ai carcerati in forma privata. "Poco prima delle 15:00, Papa Francesco si è diretto a Civitavecchia, nel Nuovo Complesso Penitenziario, per celebrare la Santa Messa “in Coena Domini” con le persone lì detenute", comunica ai giornalisti Matteo Bruni, direttore della Sala stampa della Santa Sede.

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"Arrivato prima delle 16:00, accolto dalle autorità del Carcere, il Papa si è recato nella Cappella, dove ha presieduto la Messa. Insieme ad alcuni detenuti, erano presenti una rappresentanza degli agenti e del personale della Casa Circondariale e alcune autorità, tra cui il Ministro della Giustizia italiano", continua la nota.

"Durante la liturgia il Papa ha pronunciato a braccio la sua omelia, dopo le letture del giorno, parlando del segno della Lavanda dei piedi, “cosa strana” in questo mondo: “Gesù che lava i piedi al traditore, quello che lo vende”. Papa Francesco ha aggiunto “Gesù ci insegna questo, semplicemente: fra voi dovete lavarvi i piedi […]  uno serve l’altro, senza interesse: che bello sarebbe se questo fosse possibile farlo tutti i giorni e a tutta la gente”. Servire – il Papa ha continuato – è Gesù che al traditore dice “amico”, lo aspetta fino alla fine, perdona tutto: Dio perdona tutto e Dio perdona sempre! Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono. Ognuno di noi – ha detto il Papa - ha qualche cosa che porta da tempo nel cuore, ma, chiedete perdono a Gesù. E ha ricordato C’è un Signore che giudica, ma è un giudizio strano: il Signore giudica e perdona. E ha concluso esortando a seguire, con la voglia di servire e perdonarci”, riporta il comunicato arrivato in serata.

"Al termine dell’omelia, come è consueto, Papa Francesco ha ripetuto il gesto di Gesù durante l‘Ultima Cena, quando il Signore lavò i piedi ai suoi discepoli in segno di amore spinto fino al servizio e all’umiliazione, nei confronti di 12 detenuti, uomini e donne, tra cui persone di età diversa e di diversa nazionalità", continua la nota ufficiale.

"In conclusione della Messa, la Direttrice del Carcere ha rivolto alcune parole di ringraziamento al Santo Padre e offerto in dono una stampa del porto antico di Civitavecchia, alcuni prodotti dell’orto coltivato dai detenuti e alcune opere fatte dal personale e dai detenuti. Dopo la celebrazione il Papa si è recato nella Sala dei colloqui dove ha salutato brevemente una cinquantina di persone, in rappresentanza dei detenuti, degli agenti e del personale della Casa Circondariale.Prima di sera è rientrato a Casa Santa Marta", conclude infine la nota.

L’ultima visita ufficiale di un papa a Civitavecchia era stata 35 anni fa con Giovanni Paolo II.