Torino , lunedì, 11. aprile, 2022 12:30 (ACI Stampa).
Nella notte fra l'11 ed il 12 aprile 1997 una notizia scorre veloce nei telegiornali: sta andando a fuoco parte del Palazzo reale e del Duomo di Torino.
Nello splendido tempio, attiguo al palazzo, in una cappella è conservata la Santa Sindone.
Conservata nella chiesa madre della diocesi torinese, la cappella che la accoglie è frutto dell'intelligenza e dell'estro architettonico di fratel Guarino Guarini (1624-1683).
Religioso teatino ed architetto di rara efficacia, il progetto si staglia nel cuore della scenografia del puro barocco piemontese, aprendo un gioco di luci ed ombre unico ed irripetibile nel suo genere che mette in evidenza la teca che custodisce la tela che ha avvolto il corpo di Gesù.
Questa nel corso del tempo è stata oggetto di studi ed è stata esposta più volte ai fedeli tra cui ultimamente l'11 aprile 2020, in occasione dell'epidemia di Covid-19, per significare la vicinanza della Chiesa al Popolo di Dio.