Città del Vaticano , venerdì, 8. aprile, 2022 14:00 (ACI Stampa).
“Cristiani e musulmani: condividiamo gioie e dolori”. Si intitola così il messaggio annuale che il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso invia ai musulmani in occasione dell’inizio del Ramadan. Perché in un mondo segnato dalla pandemia e dai suoi strascichi, le religioni hanno vissuto gli stessi dolori. Ma ci sono anche le gioie, a partire dalla nascita di un bambino, che vanno condivise.
“Mentre celebrate il mese di Ramadan che si conclude con ‘Id al-Fitr, il nostro pensiero è di gratitudine a Dio Onnipotente che ha protetto tutti noi nella Sua Provvidenza”, si legge nel messaggio.
È un messaggio centrato dalla condivisione, un tema in qualche modo oscurato dalla pandemia. Perché “tutti condividiamo i doni di Dio: aria, acqua, vita, cibo, riparo, i frutti del progresso in campo medico e farmaceutico, i risultati del progresso scientifico e tecnologico in diversi campi e la loro applicazione, la continua scoperta dei misteri dell'universo ...”
Ma i doni vanno condivisi e per questo “la povertà e la situazione di precarietà in cui versano molte persone a causa della perdita di posti di lavoro e dei problemi economici e sociali legati alla pandemia rendono ancora più urgente il nostro dovere di condivisione”.
Scrive il Pontificio Consiglio che “la condivisione trova la sua motivazione più profonda nella consapevolezza che tutto ciò che siamo e tutto ciò che abbiamo è dono di Dio e che, di conseguenza, dobbiamo mettere i nostri talenti al servizio di tutti i nostri fratelli e sorelle, condividendo con loro ciò che abbiamo”.