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Papa Francesco partito per Malta, inizia il viaggio sulle orme di San Paolo

Comincia il viaggio del Papa verso l’isola nel deserto blu del Mediterraneo. Il tema dei migranti al centro degli incontri

Papa Francesco, Malta | L'aereo che sta portando Papa Francesco a Malta | Courtney Mares / ACI Group Papa Francesco, Malta | L'aereo che sta portando Papa Francesco a Malta | Courtney Mares / ACI Group

Due giorni e due isole, pochi incontri ufficiali, possibile qualche sorpresa, quattro discorsi e una omelia. Papa Francesco è appena partito per Malta, per una due giorni intensa che riprende un viaggio che avrebbe dovuto avere luogo nel 2020, sia come tema che come significato.

Quello appena cominciato è il 36esimo viaggio apostolico di Papa Francesco, ed era inizialmente previsto per la Pentecoste del 2020. Al tempo, fu la pandemia a rinviarlo, oggi c’è una guerra in corso e il tema dei migranti, che pure era già al centro del viaggio papale, diventa cruciale in una situazione come questa, tanto che si pensa già che il Papa riprenderà gli appelli alla pace che ha fatto nel corso delle ultime settimane.

Ieri, il Papa è stato a Santa Maria Maggiore, per affidare viaggio alla Madonna. Prima di partire, come ormai di consueto, Papa Francesco ha voluto incontrare nella Domus Sanctae Marthae un gruppo di rifugiati, questa volta provenienti dall’Ucraina. Si tratta – spiega una nota della Sala Stampa della Santa Sede – di “una mamma di 37 anni con due bambine, di 5 e 7 anni, arrivati in Italia da Leopoli circa 20 giorni fa. La bambina piccola ha subito un intervento cardiologico ed è sotto controllo medico a Roma”. E poi “due mamme, cognate, con i 4 figli, di età tra i 10 e i 17 anni: ospitati in un appartamento offerto da una signora italiana, vengono da Ternopil e sono arrivati a Roma anche loro poco più di 20 giorni fa”, i cui figli frequentano la scuola a Roma. Infine, una terza famiglia “arrivata a Roma da tre giorni, passando per la Polonia. Sono 6 persone, vengono da Kiev: madre e padre, con tre figli, di 16, 10 e 8 anni, e la nonna di 75 anni. Anche loro vivono in una casa offerta da un'italiana per l'accoglienza ai profughi”.

Non ci sarà il solito giro di telegrammi, perché Papa Francesco sorvolerà solo i territori di Malta e Italia durante il suo volo.

Oltre a La Valletta, dove l’incontro diplomatico avverrà nel Palazzo del Gran Maestro dell’Ordine di Malta, oggi edificio civile, Papa Francesco andrà anche all’isola di Gozo, dove si trova il santuario mariano di Ta’ Pinu, cui Papa Francesco aveva inviato un messaggio per l’installazione di un nuovo mosaico nel 2017. Ma sarà particolarmente suggestivo il passaggio nella grotta di San Paolo, dove il santo si rifugiò dal naufragio.

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A Rabat, altro luogo toccato dal viaggio, invece, c’è una chiesa dedicata a San Paolo, da cui si accede a delle catacombe. È una città particolare perché il santo protettore è San Giuseppe, di cui si è appena celebrato l’anno, e vi si trova un santuario nazionale dedicato al padre putativo di Gesù. Anche Giovanni Paolo II nel 1990 visitò Floriana. È la città da dove veniva San Publio, primo vescovo di Malta martirizzato durante la persecuzione di Traiano. 

Ci sarà anche una visita to Hal - Far, un centro di accoglienza di migranti, luogo caldo e difficile dove ci sono state anche rivolte e un migrante è finito ucciso in una sparatoria nel 2019. Il centro è stato fondato dal francescano Dionysus Mintoff nel 1971.

Tema del viaggio è “Ci trattarono con rara umanità”, un passaggio del racconto del naufragio di San Paolo a Malta, divenuto anche il tema della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani curata da un gruppo di Malta nel 2020.