Città del Vaticano , lunedì, 9. novembre, 2015 17:51 (ACI Stampa).
“Nihil Caritate dulcius”, niente è più dolce dell’ amore. Il motto episcopale scelto di Angelo De Donatis è anche un programma della sua vita pastorale. Nel pomeriggio di oggi nella Basilica del Laterano, la cattedrale di Roma il Papa vescovo di Roma, nel giorno della dedicazione della basilica Francesco ha ordinato il suo vescovo ausiliare. Con lui il cardinale vicario Agostino Vallini e il cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il clero. Tra i concelebranti anche Matteo Zuppi, nuovo arcivescovo di Bologna e finora ausiliare per il settore Centro.
Nella liturgia il Papa ha scelto di non preparare una omelia specifica, ma ha usato quella del Rito. “Episcopato è il nome di un servizio non di un onore” ha ripetuto con forza Papa Francesco, ammonisci, rimprovera, ma sempre con dolcezza.
Ma ha anche aggiunto con una sorriso un ricordo personale del neo ordinato quando si parla di predicazione: “Ricordati del tuo papà che era tanto felice quando aveva trovato una parrocchia dove non si pronunciava l’omelia.” Ed ha anche aggiunto: “Tante volte ci vuole tanta pazienza ma il Regno di Dio si fa così.”
Un pensiero speciale per la misericordia: “All’inizio dell’anno della misericordia ti chiedo- ha detto il Papa- come fratello di essere misericordioso. La Chiesa a il mondo hanno bisogno di tanta misericordia. Tu insegni ai presbiteri e a seminaristi la strada della Misericordia. Con le parole, ma sopratutto con il tuo atteggiamento. La misericordia del Padre che ha sempre posto nel cuore, mai caccia via nessuno, aspetta. Questo ti auguro, tanta misericordia.” Poi il rito della ordinazione con le litanie dei santi, la imposizione delle mani, la consegna dell' anello e del pastorale e del Vangelo e infine un lungo applauso dei presenti che in effetti non hanno potuto vedere molto perchè la ordinazione si è svolta nel presbiterio alle spalle dell' altare.
Il Papa ha aggiunto parole improvvisate in diverse frasi del rito. Al momento della consegna dell'anello ha aggiunto: "non dimenticarti che prima di questo anello c'era quello dei tuoi genitori, difendi la famiglia."