Città del Vaticano , lunedì, 21. marzo, 2022 15:30 (ACI Stampa).
Quando Pompeo Ugonio nel 1588 parla della stazione quaresimale nella chiesa di San Marco in Piazza Venezia, il lunedì della terza settimana, ammira il mosaico absidale della chiesa costruita nel IX secolo da Papa Gregorio IV. La chiesa conserva la memoria di una più antica del IV secolo, ma Papa Gregorio la fece ricostruire completamente.
Ugonio racconta: “E’ dunque da sapersi, che al tempo del detto Papa Gregorio quarto circa gli anni della salute 833 fu da certi Mercanti Venetiani levato il corpo di san Marco Evangelista d’Alessandria da mano de Saraceni, & portato nella patria loro,dove quella Republica nel più celebre luogo di Venetia li drizzò un magnifico tempio recevendolo per protettore.”
Per la fama di questa traslatione come io credo, & perché anco era Gregorio Quarto stato titolare di questa chiesa, si mosse a rinovarla da fondamenti, & ornarla dove anco vi dura la Tribuna (l’abside) da lui fatta di Musaico dipingere già più di 750 anni. Quivi è scolpito il nostro Salvatore con san Marco Evangelista, an Marco Papa, & altri Santi.”
Papa Marco, vescovo di Roma nella prima metà del IV secolo, è il fondatore della chiesa, ed è lui che le ha lasciato il suo nome. E anche il suo corpo, dice Ugonio:
“Sotto l’altar grande, vi è il corpo di san Marco Papa transportatovi dal suo cemiterio appresso santa Balbina.” Ma c’è anche l’altro Marco: “una parte del capo di san Marco Evangelista”.