Città del Vaticano , sabato, 19. marzo, 2022 13:32 (ACI Stampa).
Alla fine la svolta “pastoralista” di Papa Francesco è arrivata. Quasi inattesa in un giorno festivo e senza spiegazioni del testo della Costituzione Apostolica “Praedicate Evangelium” sulla Curia Romana e il suo servizio alla Chiesa e al Mondo.
Le spiegazioni in una conferenza stampa arriveranno lunedì 21 marzo due giorni dopo la pubblicazione. Paura delle fughe di notizie? Di fatto un modo per perdere il significato vero del testo perché ognuno dovrà “fare da sé”.
La Costituzione destinata a mandare in soffitta la Pastor Bonus di Giovanni Paolo II più che un approccio giuridico, ne ha uno unico tutto pastorale.
Lo si vede dalla prima parte, centrata su evangelizzazione e missione, anzi su una vera “conversione missionaria”.
Significativo il ruolo delle Conferenze Episcopali nella vita della Chiesa. Citate per 52 volte rispetto alle 2 della Pastor Bonus le Conferenze assumono un ruolo più chiaro anche se non hanno una natura teologica ma solo giuridica. La nuova Costituzione recita: “L’emergere delle Conferenze episcopali nella Chiesa latina rappresenta una delle forme più recenti in cui la communio Episcoporum si è espressa al servizio della communio Ecclesiarum basata sulla communio fidelium. Pertanto, ferma restando la potestà propria del Vescovo, quale pastore della Chiesa particolare affidatagli, le Conferenze episcopali, incluse le loro Unioni regionali e continentali, insieme con le rispettive Strutture gerarchiche orientali sono attualmente uno dei modi più significativi di esprimere e servire la comunione ecclesiale nelle diverse regioni insieme al Romano Pontefice, garante dell’unità di fede e di comunione”.