E' interessante leggere questa parte del testo e meditarla più volte in quanto consente di prendere parte della vita di Cristo militando sotto la sua bandiera.
Sant'Ignazio usa espressioni forti e plastiche mostrando le anime che prendono parte a questo incontro fra la volontà ed i due regni.
Dal testo degli Esercizi spirituali:
“La seconda parte di questo esercizio consiste nell'applicare l'esempio precedente del re terreno a Cristo nostro Signore, seguendo gli stessi tre punti. Primo punto. Se l'appello del re terreno ai suoi sudditi merita attenzione, quanto più degno di considerazione è vedere nostro Signore, re eterno, che ha davanti a sé tutti gli uomini del mondo, e chiama ciascuno in particolare dicendo: "È mia volontà sottomettere al mio potere tutto il mondo e tutti gli avversari, e così entrare nella gloria del Padre mio; perciò chi vuole venire con me deve faticare con me, perché, seguendomi nella sofferenza, mi segua anche nella gloria...Penso che tutte le persone ragionevoli e di buon senso si offriranno senza riserve alla fatica.”
La scelta relativa a quale parte rivolgersi è l'effetto della preghiera degli Esercizi, che non sono solo un metodo asettico di leggere i segni del Vangelo nella vita, bensì il modo più autentico di seguire e sentire la volontà del Padre per la vita di ciascuno.
Per riflettere:
Meditando sul testo qualche minuto può essere utile domandarsi:
- Da quale parte rivolgo la mia attenzione?
- Che posto occupa il Re eterno nella mia vita?
- Il vangelo guarda sempre al fratello, ed insegna a non essere individualisti. Quindi mi chiedo cosa posso fare per mettermi al servizio degli altri (ad esempio: mi dedico ad un'opera di volontariato, mi soffermo per cinque minuti nella preghiera, offro a Dio la mia vita etc.).
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