Friburgo , venerdì, 4. marzo, 2022 17:37 (ACI Stampa).
Il presidente della Conferenza episcopale tedesca ha chiesto cambiamenti radicali all'insegnamento della Chiesa sul sesso al di fuori del matrimonio e sull'omosessualità. In un'intervista alla rivista tedesca "Bunte" pubblicata il 4 marzo, il vescovo Georg Bätzing di Limburgo ha concordato con l'affermazione del giornalista secondo cui "nessuno" ha aderito all'insegnamento della Chiesa secondo cui la sessualità dovrebbe essere praticata solo all'interno del matrimonio, dicendo "È vero. E noi cambiare in qualche modo il Catechismo su questo argomento. La sessualità è un dono di Dio. E non un peccato”.
Alla domanda se le relazioni omosessuali fossero ammesse, il prelato tedesco ha risposto: "Sì, va bene se è fatto con fedeltà e responsabilità. Non intacca il rapporto con Dio". Il vescovo Georg Bätzing ha aggiunto, secondo CNA Deutsch,: "Come qualcuno vive la propria intimità personale non sono affari miei". Nessuno dei dipendenti della Chiesa dovrebbe temere di perdere il lavoro per questo, ha detto.
Il teologo tedesco Martin Brüske ha criticato duramente le affermazioni di Bätzing in un'intervista a CNA Deutsch, dicendo: "L'argomento del vescovo Georg Bätzing qui è complicato. Sta insinuando che il Catechismo e quindi la tradizione della Chiesa stanno in qualche modo dicendo che la sessualità è peccato. Quello che vorrei vorrei sapere da lui è questo: dove trova una tale affermazione nel Catechismo o nella tradizione della Chiesa?"
Infatti, aggiunge il teologo, la Chiesa aveva sempre respinto tale opinione come erronea. "Contrapponendo questa falsa affermazione con la sua seconda affermazione - che la sessualità è senza restrizioni un dono di Dio, l'intera area è sottratta alla riflessione etica. Secondo questa logica, non c'è più bisogno di chiarire o distinguere come si pratica la sessualità Non c'è più alcuna distinzione su quale comportamento sessuale sia egoistico o esprima appropriazione reciproca".
Martin Brüske ha sottolineato che l'insegnamento morale della Chiesa aveva ordinato la sessualità all'amore coniugale di un uomo e di una donna. Il Catechismo afferma: «Di conseguenza, la sessualità, nella quale l'uomo e la donna si donano l'uno all'altra attraverso gli atti propri e riservati agli sposi, non è affatto qualcosa di puramente biologico, ma riguarda il nucleo più intimo della persona umana in quanto tale». In esso si "renderebbero l'un l'altro ricchi di gioia e gratitudine".