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Giubileo, il Cardinale Vallini scrive ai romani

Il Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma |  | Daniel Ibanez/CNA Il Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma | | Daniel Ibanez/CNA

“Siamo davvero all’altezza della nostra città di Roma? Desideriamo con tutto il cuore contribuire alla rinascita della nostra città, per un motivo semplice: la città è la nostra casa comune: è in questo spazio che noi sviluppiamo e condividiamo la nostra umanità e fraternità. Lo facciamo con speranza ed entusiasmo, fiduciosi nel cambiamento auspicato da tutti, per costruire una città più giusta e più solidale". Si apre così la lettera che il Cardinale Vicario di Roma Agostino Vallini ha inviato ai cittadini dell’Urbe in vista dell’imminente apertura dell’Anno Santo della Misericordia.

"Non abbiamo smania – spiega Vallini – di protagonismo o di visibilità politica: le luci e le ombre del momento presente ci sollecitano come Chiesa a impegnarci in una nuova stagione di rinnovamento spirituale, di evangelizzazione, di responsabilità culturale e di impegno sociale, sostenuti dalla forza della fede, per aggiungere le periferie geografiche ed esistenziali della nostra città. Roma ha urgente bisogno di un supplemento di anima per essere all’altezza della sua vocazione e delle nostre attese di speranza. La Chiesa vuole fermarsi, inginocchiarsi e offrire il proprio aiuto davanti alle sofferenze degli uomini".  

"Troppo spesso – si legge nella missiva – persone di valore non hanno la forza di esprimere la propria vocazione al servizio del bene comune e di incidere beneficamente sulla società, mentre altri per brama di potere e desiderio smodato di arricchimento occupano posti nella direzione e gestione delle istituzioni senza le doti, la motivazione e la competenza necessarie per promuovere programmi e politiche di equità sociale a favore di tutti i cittadini. Ne derivano nella vita della città vistosi squilibri tra chi è garantito in posizioni di sicurezza e tranquillità e quanti, deboli, meno provveduti o meno capaci, sono condannati ad una vita difficile, pesante, se non addirittura ad essere esclusi". 

E’ necessario – prosegue il porporato – "avviare il cantiere per costruire adeguati cammini di formazione pre-politica aperti a tutti, e particolarmente alle migliori energie giovanili, per rimotivare innanzitutto i credenti all’impegno politico come servizio verso la società ed esercizio supremo della carità  sociale. E’ urgente riattivare le politiche dal basso, quelle sussidiarie, che permettono ai cittadini di ritrovarsi e elaborare soluzioni condivise intorno a temi e problemi concreti del loro territorio".

Secondo il Cardinale Vallini Roma vive un momento di malessere. "Il malessere, purtroppo, si respira nell’aria. La stessa gestione ordinaria del territorio come ad esempio la manutenzione delle strade, la cura dell’illuminazione, le procedure di raccolta e smaltimento dei rifiuti, hanno assunto, in diversi quartieri, aspetti di un degrado urbano complessivo da cui talvolta sembra difficile liberarsi. A tutto ciò si sono aggiunti acuti problemi di sicurezza e l’incremento di atti di violenza. Più che accusare o condannare le istituzioni civili o la società nel suo insieme, come troppo spesso superficialmente avviene, desideriamo condividere gli affanni della nostra città, fare la nostra parte, essere compagni di strada di tutti gli uomini di buona volontà, e dire a tutti, concittadini e istituzioni di Roma, di non perdersi d’animo dinanzi alle sfide che abbiamo davanti". 

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