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Ucraina, l'impegno per la popolazione del mondo cattolico

Dall'ordine di Malta alla famiglia orionina il sostegno alla popolazione

Nella città di Leopoli, l'Ordine di Malta Ucraina fornisce cibo alle persone bisognose. |  | Order of Malta Ukraine Nella città di Leopoli, l'Ordine di Malta Ucraina fornisce cibo alle persone bisognose. | | Order of Malta Ukraine

E’ in udienza da Papa Francesco questa mattina una delegazione del Sovrano Militare Ordine di Malta. I partecipanti racconteranno come il Malteser International - l’agenzia di soccorso internazionale dell’Ordine di Malta – si prepara ad aumentare la fornitura di aiuti a coloro che in queste ore fuggono dall’Ucraina.

Centinaia di migliaia di persone sono già in fuga, all'interno del paese e negli stati vicini. “Ci aspettiamo che il numero di sfollati aumenti ulteriormente nei prossimi giorni. La situazione dei rifornimenti nella stessa Ucraina sta diventando sempre più difficile. Ciò che è particolarmente necessario sono le medicine di uso quotidiano, così come brandine, coperte, cibo e denaro", dice Oliver Hochedez, capo del dipartimento di aiuti di emergenza del Malteser International.

 "Siamo in stretto contatto con il corpo di soccorso dell’Ordine di Malta in Ucraina e l’Ambasciata dell’Ordine di Malta a Kiev - ma anche con le altre entità dell’Ordine nei paesi vicini. Possiamo fare affidamento su una grande rete che opera in molti dei paesi confinanti con l'Ucraina. Insieme forniremo tutto il sostegno possibile alle persone in stato di necessità e faremo di tutto per alleviare le sofferenze della popolazione", dice Clemens Graf von Mirbach-Harff, Segretario Generale del Malteser International.

 L’Ordine di Malta opera in Ucraina dagli anni '90. Attraverso il Malteser International, fornisce progetti di sostegno psicologico agli sfollati, e sostiene la popolazione povera e svantaggiata distribuendo pasti caldi nelle mense per i poveri. Giovedì 24 febbraio, un trasporto di aiuti contenente mense mobili e materiale medico è partito dalla Germania ed è in viaggio verso le aree colpite.

Ma sono tante le organizzazioni cattoliche che stanno lavorando per sostenere la popolazione all’insegna della pace.

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Tra loro AVSI che ha lavorato dal 2014 con Emmaus, un’associazione locale e che oggi  

vuole portare aiuto ai rifugiati ucraini in Polonia e in Romania: “grazie alla collaborazione con due partner in loco, AVSI Polska che opera in PoloniaAsociația FDP-Protagonisti in educatie, in Romania, stiamo organizzando interventi di prima emergenza per chi arriva, per garantire accoglienza, riparo, cibo”. Allo scopo hanno lanciato  la campagna “Emergenza Ucraina. #HelpUkraine”.

Notizie arrivano anche dagli Orionini che sono nella parte ovest del paese: ”In questo momento ci siamo riuniti tutti nel monastero di Leopoli che abbiamo deciso di mettere a disposizione dei profughi e di quanti avranno bisogno. L'altra nostra priorità è la tutela degli 8 ragazzi disabili che vivono nella nostra comunità. Se il conflitto dovesse arrivare drammaticamente anche qui saremo costretti a portarli nelle nostre case in Polonia o in Italia".

Don Moreno Cattelan, missionario orionino spiega: ”a Leopoli non esce nessuno. Tutti siamo in attesa. La paura è quella principale dei bombardamenti. Il nostro chierico non potrà lasciare il paese perché c'è il richiamo alla leva militare per tutti i cittadini ucraini abili dai 18 ai 60 anni. Vi chiedo soprattutto di pregare per noi. Non lasceremo il popolo ucraino. Noi rimaniamo qui!".

 Le Piccole Suore Missionarie della Carità (Don Orione) sono riuscite a mettersi in contatto con le suore che si trovano a Kharkiv, città tra le più colpite dall’attacco russo, e nella vicina KorotyczSuor M. Kamila da Kharkiv ha riferito che sono state svegliate nella notte dal rumore degli spari. Alle Suore, appartenenti alla provincia polacca, è stato chiesto se preferivano rientrare in Polonia, ma tutte hanno scelto di rimanere accanto alle mamme, ai bambini e ai poveri che assistono. 

Intanto continua la catena di preghiera in ogni santuario mariano come a Loreto dove in tutte le celebrazioni della domenica vi sarà una preghiera speciale per la pace.

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In ascolto di Papa Francesco, anche il Santuario della Santa Casa invita i fedeli a vivere nel Mercoledì delle Ceneri una giornata di digiuno e preghiera per invocare il dono della pace in Ucraina e nel mondo. Nella stessa giornata al Santuario vi sarà l’adorazione eucaristica continuata dalle ore 7.30 alle ore 22.00 alla Cappella dei Santi Pellegrini, al termine della quale si pregherà la compieta con la benedizione solenne.

Inoltre questa sera alle ore 19.45, dalla cripta della Basilica di San Nicola di Bari, sarà possibile seguire la  la preghiera per la pace sulla tomba di San Nicola guidata dall’Arcivescovo di Bari-Bitonto, mons. Giuseppe Satriano, e dal rettore della Chiesa ortodossa russa di Bari, p. Viacheslav Bachin: https://youtu.be/8j1L9VXY3ts