Milano , giovedì, 5. novembre, 2015 17:06 (ACI Stampa).
“Cristo non ci ha portato un nuovo Umanesimo, inteso come un nuovo sapere, intreccio di storia e di altre scienze. Ha fatto ben di più: ci ha donato la sua stessa umanità, se stesso ‘Uomo nuovo’, ‘nuovo Adamo’”. Ecco perché un’università deve “intraprendere” la “strada dell’unità tra sapere, ricerca e attuazione di senso. Cristianamente parlando, si tratta del grande e obliterato tema dell’unità tra sapere e santità. È la strada della testimonianza, intesa però in senso pieno. Essa non è solo indispensabile buon esempio, ma deve giungere fino alla conoscenza adeguata della realtà e diventare così comunicazione della verità”.
Sono le parole del Cardinale Arcivescovo di Milano, Angelo Scola, che oggi ha presieduto la messa in Sant’Ambrogio per l’apertura dell’anno accademico dell’Università Cattolica e successivamente ha salutato studenti, docenti ed autorità. Ospite dell’evento Mario Draghi, Presidente della Banca Centrale Europea, che ha tenuto la sua lectio magistralis, “con il suo ampio excursus sul mandato, attività e ruolo della Bce”, spiegano dalla diocesi ambrosiana.
Per il Cardinale, che è anche presidente dell’Istituto “Toniolo”, promotore dell’Università cattolica, non bisogna dimenticare mai che “la luce dei nostri cuori è Gesù. Massimo il Confessore – ha detto - richiama la necessità di aver il pensiero di Cristo, ma soprattutto sottolinea, il ‘pensare Cristo attraverso tutte le cose’”.
“Anche questo è un bel modo per descrivere un percorso universitario – ha detto ancora Scola -. Lo dico alle matricole, ma anche a chi è più avanti negli anni. L’Eucaristia che siamo celebrando ci immerge in questo Nous, in questo pensiero di Cristo. Rispettando lo statuto proprio di ogni disciplina, dobbiamo ritrovare sempre più il nesso tra tale sapienza e i saperi che ci consentono di vivere meglio ogni aspetto della vita, per essere, come dice Gaudium et Spes, uno di anima e di corpo”.
Prima della celebrazione ha preso la parola anche Mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università, spiegando come la Cattolica sia “una comunità universitaria intenta a consolidare i lusinghieri risultati finora raggiunti, confermati anche da un ulteriore aumento delle immatricolazioni, e ad affrontare nuove e inedite sfide nello scenario di un Paese e di un sistema universitario che certamente non agevolano chi vuole spendersi per la libertà di educazione e per l’alta formazione di giovani generazioni”-