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I vescovi del Nord Africa: attesa per la canonizzazione di Charles de Foucauld

I vescovi della Conferenza Episcopale del Nord Africa eleggono un nuovo presidente e lavorano in vista della vocazione del missionario francese

Monastero di Tibhirine | Il monastero di Tibhirine, dove si è tenuto l'incontro della CERNA | Vatican News Monastero di Tibhirine | Il monastero di Tibhirine, dove si è tenuto l'incontro della CERNA | Vatican News

Un nuovo presidente, nella persona del Cardinale Cristobal Lopez, arcivescovo di Rabat. E un percorso verso la canonizzazione di Charles de Foucauld, sacerdote ed eremita francese, assassinato alla porta del suo eremo a Tamanrasset. I vescovi della Conferenza Episcopale dell’Africa del Nord si sono riuniti ad Algeri dall’11 al 15 febbraio, discutendo di temi comuni e guardando al futuro.

E il futuro prossimo è appunto la canonizzazione di Charles de Foucauld il prossimo 15 maggio. Sottolineano i vescovi che questa “sarà un’occasione per gioire e approfondire ulteriormente le sue intuizioni: emulazione reciproca nella fede nel contatto con altri credenti, interesse per la cultura degli altri, desiderio della fraternità universale”.

L'assemblea della CERNA di Algeri si è svolta dopo l'insediamento di Jean-Paul Vesco a nuovo arcivescovo di Algeri, venerdì 11 febbraio

Il Presidente e il Segretario Generale della Conferenza Episcopale di Francia, venuti per l'insediamento dell’arcivescovo Vesco, si sono uniti ai membri della CERNA per un periodo di lavoro comune, insieme al Nunzio Apostolico in Algeria, l’arcivescovo Kurian Mathew Vayalunkal

I membri della conferenza provenienti dalla Libia e da Laayoune, nel Sahara occidentale, non hanno potuto partecipare e hanno partecipato in videoconferenza. I partecipanti, dopo aver condiviso la gioia della Chiesa di Algeri nella sua cattedrale, sono saliti il ​​12 febbraio al monastero di Tibhirine.

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“In questo luogo di preghiera, abnegazione e memoria, abbiamo affidato al Signore le gioie, le tensioni e le sofferenze dei nostri popoli e dei nostri Paesi oggi. Pensavamo in particolare alla Libia dove la chiesa di Sebha è stata distrutta domenica mattina 23 gennaio da una milizia e dove Tripoli è nuovamente in alta tensione da diversi giorni. Ma pensavamo anche alle difficoltà causate qui dalla guerra, là da una situazione politica o economica problematica, e ovunque dalla pandemia”, scrivono nel comunicato finale i vescovi della CERNA.

Da due anni infatti, come tutti, sono colpiti dalla crisi causata dal Covid 19. “Alcune nostre comunità hanno subito dei decessi; tutti hanno sofferto l'isolamento conseguente alle misure di contenimento (movimenti limitati, sospensione di molte attività, luoghi di culto chiusi, ecc.). Ma questo periodo difficile è stato anche un'occasione per misurare quanto siamo legati gli uni agli altri.

L'assemblea ha eletto per tre anni una nuova presidenza, con presidente il cardinale Cristobal Lopez Romero, arcivescovo di Rabat, il vescovo Nicolas Lhernould, di Constantine e Hippone come vicepresidente. Membro della presidenza è monsignor George Bugeja, vicario apostolico di Tripoli e come sostituto monsignor Ilario Antoniazzi, Arcivescovo di Tunisi.