Roma , lunedì, 21. febbraio, 2022 16:00 (ACI Stampa).
“Vi presentiamo alcune idee realizzabili (perché già realizzate) nei diversi ambienti e con varie fasce di età, partendo da ciò che viviamo ordinariamente, ma con una prospettiva nuova, quella in cui i new media sono una risorsa per la crescita, la formazione, la pastorale, l’insegnamento, la catechesi. Alcune delle attività sono frutto della nostra creatività, altre sono state davvero attuate e sono in corso, altre ancora si sono trasformate in veri percorsi di formazione in presenza e online”.
Così si può leggere nell’introduzione del libro di Marco Pappalardo, Lorenzo Galliani e Alfredo Petralia, dal titolo ‘Testimoniate il Vangelo con la vostra vita: andate in rete’ (Paoline), che mette in risalto il fatto che i new media sono una risorsa per la crescita, la formazione, la pastorale, l’insegnamento, la catechesi perché si possono trasferire le potenzialità di internet nelle attività di sempre, cogliendo il meglio, innovando, allargando il coinvolgimento.
Con questo intento il libro presenta a catechisti, animatori, formatori (ma anche parroci, religiose e religiosi, insegnanti di IRC) alcune idee realizzabili nei diversi ambienti e con le varie fasce di età: dai bambini agli adulti. Tra i temi-ambiti trattati: Facebook, Instagram, TikTok, blog, web radio, giornalino, YouTube, videogames, contest… Di ogni proposta sono presentati: potenzialità; motivo pastorale/educativo/sociale; attività possibili; tecniche/consigli/modalità organizzative.
In questa intervista ai tre autori presentiamo questo interessante volume: a Marco Pappalardo, docente di ‘Educazione e mondo virtuale’ all’Istituto Teologico a Messina, e ‘Tematiche dei new media’ all’Università di Catania, chiediamo di spiegarci quale è la strada per testimoniare il Vangelo in rete:
“Innanzitutto, bisogna considerare il web come un ‘ambiente’ pastorale e educativo, né più né meno del cortile di un oratorio, del salone parrocchiale, della sala di comunità, dell’aula per la catechesi, dell’ora di religione… Dunque, bisogna prima essere presenti in rete come operatori e educatori in modo credibile attraverso i nostri social, poi formati adeguatamente per sfruttarne le potenzialità al fine di raggiungere chi è più lontano, creando nuove relazioni, valorizzando le risorse e i talenti. Quanto leggerete in ‘Testimoniate il Vangelo con la vostra vita: andate in rete’, non sostituisce i contenuti del messaggio evangelico o dell’insegnamento della Chiesa, dà loro una forma nuova, coinvolgente, al passo coi tempi”.