Roma , mercoledì, 16. febbraio, 2022 9:00 (ACI Stampa).
La Corte Costituzionale ha respinto il quesito referendario che mirava a depenalizzare l’omicidio del consenziente e a legalizzare di fatto l'eutanasia nell'ordinamento italiano. Secondo la Consulta il testo è inammissibile poichè questo puntava a non preservare "la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili".
Il testo integrale della sentenza - fa sapere l'ufficio stampa della Corte Costituzionale - sarà depositata nei prossimi giorni.
Nello specifico i proponenti chiedevano l'abrogazione parziale del reato di omicidio del consenziente rendendo di fatto legale l'eutanasia in Italia.
Immediato è giunto il commento della Conferenza Episcopale Italiana.
"Prendiamo atto con favore di tale pronunciamento. È un invito ben preciso - spiega la CEI - a non marginalizzare mai l’impegno della società, nel suo complesso, a offrire il sostegno necessario per superare o alleviare la situazione di sofferenza o disagio. Papa Francesco, durante l’udienza di mercoledì 9 febbraio, ha usato parole chiare: la vita è un diritto, non la morte, la quale va accolta, non somministrata. E questo principio etico riguarda tutti, non solo i cristiani o i credenti. Occorre rivolgere maggiormente l’attenzione verso coloro che, in condizioni di fragilità o vulnerabilità, chiedono di essere trattati con dignità e accompagnati con rispetto e amore".