Città del Vaticano , mercoledì, 16. febbraio, 2022 18:00 (ACI Stampa).
L’8 settembre 1914, due giorni dopo la sua incoronazione, Papa Benedetto XV prende carta e penna per rivolgere la sua prima esortazione apostolica dal titolo “Ubi Primum”.
Fin dalle prime righe il nuovo Papa – eletto a 60 anni dopo aver guidato l’Arcidiocesi di Bologna – ammette la sua sorpresa per l’elezione al pontificato sottolineando di non avere “meriti idonei” ma di confidare “nella divina bontà” di Colui che “aveva imposto l’onere gravissimo di questa dignità” e che “avrebbe dato la forza e l’aiuto opportuni”.
Il pensiero di Benedetto XV va immediatamente alla guerra che da settimane ormai sconvolge il mondo e che sarà tema centrale di buona parte del suo pontificato. Il Papa ha davanti agli occhi “l’immane spettacolo di questa guerra” che “ha riempito l’animo di orrore e di amarezza, constatando che tanta parte dell’Europa, devastata dal ferro e dal fuoco, rosseggia del sangue dei cristiani”.
Benedetto XV in quanto Romano Pontefice assicura di volere “abbracciare tutti — quanti sono — i suoi agnelli e le sue pecore con viscerale, paterna carità. E poiché, sullo stesso esempio del Signore, dobbiamo essere — e lo siamo — pronti a dare la vita per la loro salvezza, abbiamo fermamente deciso, per quanto è in Nostro potere, di nulla omettere per affrettare la fine di questa calamità”.
Il Papa, citando il suo predecessore Pio X, si appella a sacerdoti e vescovi affinchè “proseguano, insistano, si sforzino, sia privatamente con la loro umile preghiera, sia pubblicamente con frequenti suppliche, ad implorare Dio, arbitro e dominatore di tutte le cose, affinché, memore della sua misericordia, allontani questo flagello dell’ira con il quale fa giustizia dei peccati dei popoli”.