Londra , mercoledì, 9. febbraio, 2022 9:00 (ACI Stampa).
Non ha rilasciato dichiarazioni, non si sa nemmeno se sceglierà di continuare nella strada del sacerdozio o se invece farà una vita diversa, da laico. L’unica certezza è che Peter Forster, 71 anni, già vescovo anglicano di Chester, ha lasciato la Comunione Anglicana per unirsi alla Chiesa Cattolica. È il quarto vescovo anglicano a convertirsi al cattolicesimo, il tredicesimo dal 1992.
La sua conversione non ha fatto rumore come quella del vescovo Nazir-Ali, che fu persino sul punto di essere nominato arcivescovo di Canterbury, e che ha dato una lunga spiegazione del perché lasciava la fede in cui era stato educato e che lo aveva cresciuto. Tuttavia, la quarta conversione di un vescovo anglicano in un anno è un segnale da non sottovalutare.
Gli altri tre vescovi che hanno lasciato l’anglicanesimo nel corso dell’anno sono il già citato Nazir-Ali, il vescovo Jonathan Goodal di Ebbsfleet, il vescovo John Goddard di Burrnley.
Foster è stato ricevuto nella Chiesa cattolica nell’arcidiocesi di St. Andrews a Edinburgo in Scozia, dove lui e sua moglie vivono. C’è da dire che Forster era già andato in pensione dalla diocesi di Chester nel 2019, quando era il vescovo che era in carica più a lungo nella Chiesa d’Inghilterra.
Come vescovo della Chiesa di Inghilterra, Forster era anche membro del Comitato Anglicano – Cattolico Romano di Inghilterra. Si oppone alla legalizzazione del matrimonio omosessuale nel Regno Unito e all’ordinazione di sacerdoti che praticano attivamente l’omosessualità. Non è, comunque, un tradizionalista, e anzi supporta l’ordinazione delle donne, tanto che la prima donna vescovo anglicana viene dalla sua diocesi. Allo stesso tempo, Forster si è detto preoccupato dagli effetti che le donne sacerdote avrebbero potuto avere sul cammino ecumenico, notando che la ARCIC (la commissione cattolico – anglicana) non avesse mai pubblicato un lavoro sulla ordinazione delle donne.