Roma , giovedì, 10. febbraio, 2022 18:00 (ACI Stampa).
Nella parrocchia di San Gioacchino a Roma, sede della comunità dei Padri redentoristi, vi sono stati moltissimi religiosi degni di essere ricordati. Fra questi brilla il nome di padre Vladimiro Felici.
Redentorista e confessore per moltissimi anni nel tempio romano, della sua esistenza si conoscono pochissimi dati, ma grande fu il suo amore all'apostolato di direttore di moltissime anime.
Nato il 6 febbraio 1888 a Montecompatri, in provincia di Roma, giovanissimo entra tra i Missionari Redentoristi. Prefetto degli studenti a Cortona, sede della formazione teologica dei religiosi della Provincia romana, da tutti è ricordato per essere un uomo di grande preghiera e profonda disponibilità.
Dal 1953 fino alla scomparsa, una brutta forma di artrite lo costringe spesso a letto. Nulla in lui trapela impazienza o insofferenza ma, sempre, un costante e puntuale amore alla volontà di Dio, trovata anche nella malattia.
Esempio di fedeltà ai voti ed alla vita religiosa, seppur impossibilitato in vari uffici, si dedica con slancio e disponibilità al sacramento della riconciliazione, divenendo un confessore ben voluto ed un padre spirituale, per i molti che chiedono di poterlo avvicinare.