Roma , sabato, 5. febbraio, 2022 10:00 (ACI Stampa).
Domani si celebra in Italia la Giornata nazionale per la Vita. In un messaggio i vescovi italiani sottolineano che la risposta che “ogni vita fragile silenziosamente sollecita è quella della custodia. Come comunità cristiana facciamo continuamente l’esperienza che quando una persona è accolta, accompagnata, sostenuta, incoraggiata, ogni problema può essere superato o comunque fronteggiato con coraggio e speranza”. In tutte le diocesi molte iniziative.
A Brescia, l’Ufficio per la Famiglia e l’Ufficio per la Salute propongono tre momenti per celebrare la vita, adeguati a questo tempo di pandemia: ieri sera una Veglia di Preghiera per la Vita presieduta dal vescovo Pierantonio Tremolada presso la Basilica delle Grazie; questa mattina la visita del presule al Reparto di Ostetricia e Neonatologia dell’Istituto ospedaliero Poliambulanza di Brescia e domani la Santa Messa per la Vita, presso la Basilica delle Grazie, celebrata dal vescovo Tremolada. Nella diocesi di Concordia-Pordenone veglie di preghiera con adorazione eucaristica per la vita disseminate ieri, come già l’anno scorso, in decine e decine di parrocchie; l’offerta di primule, simbolo della vita, il cui ricavato andrà a sostegno del Centro di aiuto alla vita e in particolare del Progetto Gemma che aiuta concretamente le neo-mamme nei primi sei mesi di vita dei loro bambini; incontri di informazione online su temi sensibili alla vita, anche nei prossimi mesi e una Celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo, Giuseppe Pellegrini, che quest’anno avrà luogo nella Parrocchia di Montereale Valcellina domani mattina. A Lucca l’Ufficio pastorale per la famiglia e la vita domani nelle parrocchie, al termine delle messe, informa che ci sarà la possibilità di donare 5 euro, ricevendo in cambio dei bulbi da fiori. Le offerte raccolte andranno a sostegno di chi aiuta la vita, in particolare con l’opera del costituendo “Consultorio diocesano Amoris Laetitia”. A Roma il vescovo ausiliare Dario Gervasi, delegato per la Pastorale familiare nella diocesi di Roma, su iniziativa del Centro diocesano per la pastorale familiare, presiederà domani una messa nella parrocchia di San Bonaventura da Bagnoregio, a Torre Spaccata. “Sarà l’occasione – spiega - per rilanciare il messaggio che la bellezza della vita può essere rafforzata solo custodendola”. “Per ritrovare la luce c’è bisogno – ha aggiunto Gervasi - di una conversione: la vita che arriva è amore ed è più importante di tutto il resto”.
La diocesi Reggio Emilia-Guastalla si prepara a salutare il vescovo Massimo Camisasca– che ha guidato la Chiesa reggiana per 10 anni - e all’accoglienza del nuovo presule, Giacomo Morandi. Due le celebrazioni di concedo del vescovo Camisasca: la prima domani, 6 febbraio nella concattedrale di San Pietro apostolo a Guastalla e domenica prossima, 13 febbraio, nella cattedrale di Santa Maria Assunta di Reggio Emilia. Domenica 20 il saluto alle autorità istituzionali cittadine e della provincia. Tra un mese, il 13 marzo l’ingresso del nuovo vescovo Morandi, finora segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede e nominato anche arcivescovo “ad personam” da papa Francesco.
Festa in questi giorni anche nella diocesi di Cosenza Bisignano che festeggia 800 anni dall’inaugurazione della Cattedrale di Cosenza. Domenica scorsa ad aprire la Porta Santa il nunzio apostolico in Italia, Emil Paul Tscherrig mentre il Papa ha fatto pervenire un suo messaggio ricordando il “tesoro d’arte e di storia” che possiede la cattedrale. Cosenza “rende grazie a Dio per il bene che dal tempio si è irradiato nel corso dei secoli e si sente al tempo stesso incoraggiata a rinnovare, a partire dal centro propulsore della vita diocesana, il desiderio della missione e della testimonianza di Gesù all’uomo di oggi, in ogni ambiente in cui vive, con un’attenzione particolare per le periferie esistenziali”, scrive auspicando che “la straordinaria sintesi di fede e di vita che traspare dalla storia e dalla bellezza dell’edificio ravvivi in quanti lo frequentano e lo visitano il desiderio di Dio, il legame con le proprie radici e la coesione tra i membri della comunità”.
Anno dedicato a Santa Caterina de’ Ricci nella diocesi di Prato. Il prossimo 23 aprile saranno cinquecento anni dalla nascita di Santa Caterina che morì il 2 febbraio 1590, ma la sua festa liturgica, per la concomitante ricorrenza della Presentazione di Gesù al Tempio si celebra il 4 febbraio. Ieri nella basilica di San Vincenzo la messa presieduta dal vescovo Giovanni Nerbini mentre per tutto il 2022 una serie di iniziative per questa mistica domenicana che ha legato indissolubilmente il proprio nome a Prato, città in cui ha vissuto gran parte della vita. Subito dopo la sua morte era già chiamata “la Santa di Prato”. Fu canonizzata nel 1746 ed è stata proclamata compatrona della città. E ancora festa nella diocesi calabrese di Cassano allo Ionio per il titolo di basilica minore al santuario diocesano “Madonna del Castello” di Castrovillari. “Tale riconoscimento – dice il vescovo Francesco Savino - intende intensificare il vincolo con la Chiesa di Roma e con il Santo Padre e promuove al tempo stesso l’esemplarità quale centro di particolare azione liturgica e pastorale della diocesi”.