Città del Vaticano , venerdì, 4. febbraio, 2022 9:05 (ACI Stampa).
"La fratellanza è uno dei valori fondamentali e universali che dovrebbe essere alla base delle relazioni tra i popoli, così che quanti soffrono o sono svantaggiati non si sentano esclusi e dimenticati, ma accolti, sostenuti come parte dell’unica famiglia umana. Siamo fratelli!". E' questo il cuore del Videomessaggio che il Papa invia in occasione della II Giornata Internazionale della Fratellanza Umana, che ricorre oggi 4 febbraio.
Papa Francesco commemora la II Giornata Internazionale della Fratellanza Umana assieme al Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, con questo videomessaggio nel corso dell’evento celebrativo che si tiene a Dubai: The Human Fraternity and the Global Tolerance Alliance Roundtable.
L’incontro, al quale parteciperà come relatore il Cardinale Ayuso Guixot, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, si terrà nel contesto dell’Expo Dubai 2020 ed è stato organizzato congiuntamente dal Ministero per la Tolleranza e la Coesistenza degli Emirati Arabi Uniti e dall’Alto Comitato per la Fratellanza Umana, con il sostegno della Santa Sede e dell’Università di Al-Azhar.
"Tutti, nel nostro condividere sentimenti di fratellanza gli uni per gli altri, dobbiamo farci promotori di una cultura di pace, che incoraggi sviluppo sostenibile, tolleranza, inclusione, comprensione reciproca e solidarietà - dice ancora il Papa - Tutti viviamo sotto lo stesso cielo, indipendentemente da dove e da come viviamo, dal colore della pelle, dalla religione, dal ceto sociale, dal sesso, dall’età, dalle condizioni di salute e da quelle economiche. Siamo tutti diversi eppure tutti uguali, e questo periodo di pandemia ce lo ha dimostrato. Ripeto ancora una volta: da soli non ci si salva!"
Francesco nel videomessaggio passa subito ai saluti: "Permettetemi anzitutto di salutare con affetto e stima il Grande Imam Ahmed Al-Tayyeb con il quale, esattamente tre anni fa ad Abu Dhabi, ho firmato il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune. In questi anni abbiamo camminato come fratelli nella consapevolezza che, rispettando le nostre rispettive culture e tradizioni, siamo chiamati a costruire la fratellanza quale barriera contro l’odio, la violenza e l’ingiustizia".