Parigi , mercoledì, 2. febbraio, 2022 9:00 (ACI Stampa).
Una cosa è certa: Notre Dame sarà ricostruita esattamente come era prima. Non era notizia scontata, considerando i dibattiti che avevano fatto seguito all’incendio che aveva colpito la cattedrale il 15 aprile 2019, quando si era parlato addirittura di trasformare la cattedrale in un Museo, o anche di fare qualche trasformazione alla cattedrale simbolo di Parigi. Ma c’è da dire che il restauro che aveva impegnato Viollet-le-Duc, nel XIX secolo, non era stato conservativo, ma piuttosto innovativo. E faceva parte di questa innovazione anche l’installazione della guglia di legno.
Ora si sta lavorando alla ricostruzione di quella guglia, e per questo si è chiesto l’aiuto di una segheria svizzera, la Corbat, a pochi chilometri dal confine con la Francia.
C’era una gara per fornire legno di quercia, e Corbat aveva deciso di partecipare, diventando così una delle 40 segherie che sono state scelte per preparare le 1500 travi necessarie per la ricostruzione.
Sebbene la guglia fosse una delle innovazione di Emmanuel Viollet-le-Duc, che aggiunse alla cattedrale anche i famosi gargoyles, il legname utilizzato per la guglia proveniva da querce che avevano mille anni, e di cui non c’è molto rimasto in Francia. Le querce oggi utilizzate hanno invece un secolo di età, devono avere minimo 60 centimetri di diametro, essere senza nodi, e abbastanza lunghe da poter essere tagliate in pezzi di 60 metri. Ogni pezzo lavorato pesa circa 300 chili.
I pezzi tagliati saranno tenuti ad asciugare per un anno nel mezzo delle segherie, e solo dopo un anno i falegnami porteranno il materiale a Parigi, dove saranno inclusi direttamente nella cattedrale.