Città del Vaticano , venerdì, 28. gennaio, 2022 18:00 (ACI Stampa).
E’ il 27 marzo 2019. Nella chiesa di santa Maria della Pietà in Camposanto dei Teutonici, nel cuore del Vaticano, un luogo di grande bellezza e suggestione, si sta celebrando la messa per il terzo anniversario della morte di Madre Angelica, fondatrice del gruppo Ewtn.
La luce di questa giornata di marzo, che a Roma possiede una qualità unica, per una particolare coincidenza mette in risalto il passaggio dell’omelia, pronunciata da monsignor Georg Gänswein, in cui, nel ricordare la personalità e l’opera di Madre Angelica, rievoca la mole possente delle grandi cattedrali costruite nel Medioevo, le loro vetrate sfavillanti che raccontavano al popolo le storie della Salvezza e lo istruivano sui fondamenti della fede.
Si rivolge ai giornalisti e agli operatori dell’emittente presenti alla celebrazione eucaristica e spiega che “nella sequela di Madre Angelica, siete chiamati anche voi a diffondere in modo del tutto nuovo, con i più moderni mezzi, in libertà e assieme al magistero della Chiesa, la notizia più importante di tutti i tempi: la notizia dell’incarnazione di Dio come la novità più grande che il mondo abbia mai udito e visto. Nell’opera di Madre Angelica questa chiamata è rivolta a voi, come per tanti secoli della nostra storia fu rivolta agli artisti e alle fabbriche, alle quali dobbiamo le grandi cattedrali nei centri storici delle nostre città e i capolavori delle loro vetrate. Perché oggi a formare e a determinare le coscienze e la società non sono più le grandi cattedrali, ma le immagini del mondo dei media che in innumerevoli smartphone scorrono tra le vostre mani”. Il tempo di quelle cattedrali, come centro di formazione delle coscienze, è senza dubbio finito e ora la tecnologia ci mette a disposizione mezzi inconcepibili anche solo qualche decennio fa, ma Madre Angelica delle Clarisse dell’Adorazione Perpetua, nel garage del suo monastero dell’Alabama, “senza alcun mezzo e contro ogni pronostico”, sottolinea monsignor Gänswein, avvia l’attività dell’emittente Ewtn, che diventerà sempre più ampia e capillare. Lo scopo è sempre lo stesso, diffondere l’unica Buona Novella, ma in questo caso compaiono anche i “segni” di una capacità profetica della Madre, la forza e la certezza nello sguardo che va oltre, che scavalca la quotidianità e immagina, e prepara il futuro.
Questo “ritratto” penetrante e potente, tratteggiato nell’omelia del 2019, è contenuto in una raccolta di testi appena arrivata in libreria. Si intitola “Testimoniare la Verità. Come la Chiesa rinnova il mondo”, è pubblicato dalla casa editrice Ares, con la prefazione di Asfa-Wossen Asserate.
Discorsi, omelie, interviste, dalle quali emergono molti temi e molte figure straordinarie. Certamente, fra tutte, spicca quella di Joseph Ratzinger, con cui l’autore ha avuto e ancora vive un intenso rapporto di amicizia, lavoro, consuetudine quotidiana. Una figura molto diversa da quella dipinta da molta parte dei media e uno dei temi su cui riflettere è proprio questo: perché questo accanimento nei confronti del cardinale, prima, del Pontefice poi, ora del Papa emerito, perché questi attacchi a tratti anche violenti, che hanno provocato in Ratzinger dolore e sconcerto, sicuramente, ma nessun cedimento.