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Consiglio CEI. Bassetti: "Come vivere questo tempo? Con fede, speranza e carità"

Il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, apre i lavori della sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente che si tiene a Roma dal 24 al 26 gennaio 2022

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"L’ascolto è il tema portante di questa stagione della vita delle Chiese che sono in Italia e in particolare della prima fase del Cammino sinodale. Il Papa parla di un ascolto che parte dalla Parola di Dio per praticare la misericordia, ovvero per uscire dal cortile dell’individualismo e avviarsi insieme verso gli orizzonti grandi della fraternità. Occorre, dunque, rivolgere orecchie e cuore a Gesù e ai fratelli. È il profilo del credente da far maturare in un tempo fortemente caratterizzato dalla paura... verso un virus, verso gli altri e, persino, verso la storia". Così il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, apre i lavori della sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente che si tiene a Roma dal 24 al 26 gennaio 2022.

"Il Cammino sinodale ci sta spingendo ad ascoltare di più i nostri fedeli, siano essi presbiteri, religiosi o laici. Anche tra loro vediamo annidarsi e talvolta manifestarsi, in modo scomposto, il segno tangibile della paura. Si coglie un timore profondo non solo per il presente, ma anche per il futuro. Molti, soprattutto tra i giovani, si sentono defraudati di qualcosa che invece sarebbe stato accordato ad altre generazioni del passato. Non mancano certo le ragioni di preoccupazione per la salute pubblica, per l’economia e, più in generale, per la tenuta sociale del Paese. Emerge una domanda che diventa grido di sofferenza e di aiuto: Come vivere questo tempo?. Certamente, con fede, con speranza e con carità", spiega il Presidente della CEI.

"Ascoltare la realtà, guidati dalle tre virtù, significa non affliggersi per ciò che ci si attendeva e che invece manca; per ciò che avremmo voluto fare e non possiamo più fare; per ciò che abbiamo sempre fatto e ora ci è impedito di fare. Il nostro ascolto per la misericordia deve partire dai suoni e dai rumori che ci sono, cioè dalla realtà concreta, che è sempre abitata dallo Spirito. Così, ascoltare la realtà con fede, speranza e carità può permettere alla comunità credente di sentirsi e di essere ancora responsabile e protagonista della fase storica attuale", sottolinea ancora il Cardinale Bassetti.

Poi il Presidente della CEI rivolge il suo pensiero ai giovani. "La scelta dell’Unione europea di proclamare il 2022 Anno europeo dei giovani dovrebbe dare slancio – almeno lo auspichiamo – a un’inversione di tendenza. Le statistiche sono indubbiamente preoccupanti: i figli stanno peggio dei genitori, i nipoti peggio dei nonni. In Italia la povertà cresce al diminuire dell’età. Oltre l’80% delle diocesi segnala la prevalenza di povertà e bisogni legati al mondo giovanile. I giovani forse sono i più colpiti dalla pandemia, ma possono anche essere gli artefici di questo cambiamento d’epoca, di questa inversione di tendenza. Lo dimostra la loro voglia di partecipazione e di impegno solidale che abbiamo riscontrato proprio in questo tempo di emergenza con l’arrivo di migliaia di nuovi volontari, sotto i 34 anni, nelle nostre reti Caritas. I giovani sono la primavera del Paese e del Continente. A noi il compito di accompagnarli e sostenerli; convinti che senza primavera non si va avanti. Sono certo di esprimere un pensiero condiviso: le nostre Chiese guardano al futuro e fanno affidamento sui giovani e sulla riserva di grande speranza che ciascuno di loro incarna, nei sogni di pace, giustizia, solidarietà e bontà".

"Avremo modo di toccare con mano questa ricchezza durante l’incontro di Papa Francesco con gli adolescenti italiani, in programma a Roma il 18 aprile 2022", annuncia il Cardinale Bassetti.

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Un pensiero della CEI anche a quello che sarà il nuovo presidente della Repubblica. "Il Parlamento in seduta comune saprà cogliere il desiderio di unità espresso dal Paese? - dice il Presidente - Non possiamo che auspicarlo nell’interesse generale. Lo spirito unitario che anima la stragrande maggioranza degli italiani ha trovato finora un interprete coerente e disinteressato nella persona di Sergio Mattarella, il cui esempio di uomo e di statista si pone ora come un limpido punto di riferimento nelle scelte che devono essere compiute alla luce della Costituzione. A lui rinnoviamo il nostro saluto rispettoso e grato. Il desiderio comune di dialogo e di solidarietà, peraltro, nei giorni scorsi si è manifestato con un’ampiezza e una spontaneità confortanti intorno alla figura di David Sassoli, la cui vicenda terrena si è consumata così prematuramente. Sarebbe un’imperdonabile superficialità non dare ascolto a questo sentimento collettivo che trova il suo fondamento nel lascito umano e ideale di Sassoli".

Poi la Conferenza episcopale italiana pensa all'inflazione che colpirà tutte le famiglie italiane. "L’inflazione in crescita sta suscitando tanto allarme sociale anche perché, se non la si contiene entro limiti fisiologici, essa può diventare una forma occulta e iniqua di tassazione che colpisce soprattutto i redditi medio-bassi, i più esposti all’aumento dei prezzi al consumo. È giusto quindi che le Istituzioni mettano in campo i rimedi possibili a tutela dei più deboli, tanto più a fronte del vistoso incremento delle disuguaglianze provocato dalla pandemia", dice il Cardinale Bassetti.

L'ultimo pensiero paterno va ai sacerdoti. "Quanto bene avete diffuso e state diffondendo! Come Gesù siete stati vicini ai più deboli, a coloro che hanno lottato nella solitudine. Avete trasmesso spesso la tenerezza, avete accolto il dono dell’altro e, come Gesù, siete stati dono per tutti sulle strade del mondo. Avete asciugato le lacrime di chi chiedeva conforto, avete stretto le mani di chi non ce l’ha fatta e avete impartito la benedizione ", conclude il Cardinale.