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Abusi nella diocesi di Monaco, Benedetto XVI chiarisce un punto

In una dichiarazione al Tagepost afferma che era presente alla riunione del 1980, ma non era a conoscenza del passato del sacerdote che chiedeva di risiedere a Monaco per una terapia

Una immagine recente di Benedetto XVI  |  | Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger Una immagine recente di Benedetto XVI | | Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger

Il settimanale tedesco Tagepost riporta oggi una dichiarazione del Papa emerito Benedetto XVI in reazione all'accusa di aver detto consapevolmente la falsità nella sua dichiarazione sulla denuncia degli abusi nella diocesi di Monaco. Il cardinale Ratzinger non sapeva nulla della storia del sacerdote della diocesi di Essen. 

Ecco il testo distribuito dall'arcivescovo Georg Gänswein, segretario personale di Benedetto XVI: 

“Da giovedì pomeriggio il Papa emerito Benedetto XVI ha in mano il rapporto presentato lo stesso giorno dallo studio legale di Monaco Westpfahl Spilker Wastl in formato PDF.

Attualmente sta leggendo con attenzione le dichiarazioni ivi contenute, che lo riempiono di vergogna e dolore per le sofferenze inflitte alle vittime. Anche se cerca di leggerlo velocemente, chiede comprensione perché a causa della sua età e  stato di salute, ma anche per le grandi dimensioni del rapporto ci vorrà del tempo per leggerlo interamente. Ci sarà un commento finale sulla relazione.

Tuttavia, desidera fin d’ora chiarire che, contrariamente a quanto affermato in una udienza, egli  ha partecipato all'assemblea del 15 gennaio 1980.

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L'affermazione contraria era quindi oggettivamente errata. Il Papa emerito ci tiene a sottolineare che ciò non è stato fatto in malafede, ma è stato il risultato di un errore nella redazione della sua dichiarazione. Spiegherà come ciò sia avvenuto nella dichiarazione che si attende. È molto dispiaciuto per l’ errore e si scusa per questo errore.

Tuttavia, l'affermazione che l'incarico pastorale del sacerdote in questione non è stato deciso in questa riunione rimane oggettivamente corretta, come documentato dagli atti. Piuttosto, la richiesta è stata accolta solo per la residenza durante il suo trattamento terapeutico a Monaco.

Benedetto XVI è vicino alla sua ex arcidiocesi e diocesi di origine in questi giorni ed è molto vicino ad essa nei suoi sforzi per chiarire la situazione. Pensa soprattutto alle vittime che hanno subito abusi sessuali e indifferenza”.