Città del Vaticano , giovedì, 20. gennaio, 2022 13:30 (ACI Stampa).
La mistica del Sacro Cuore di Gesù; un arcivescovo prelato di Pompei; una fondatrice di Congregazioni. Nell’udienza in cui ha proclamato Sant’Ireneo dottore della Chiesa, Papa Francesco ha approvato le virtù eroiche di tre Servi Dio, avanzando di un gradino la loro via verso la canonizzazione.
Primo della lista è Francesco Saverio Toppi, arcivescovo prelato di Pompei (1925 – 2007), la cui causa di canonizzazione è iniziata nel 2014. Diplomato alla Scuola Vaticana di Biblioteconomia e a quella di paleografia diplomatica e archivistica, cappuccino, fu superiore dei cappuccini di Napoli dal 1959 al 1968 e dei cappuccini di Palermo dal 1971 al 1976. Fu più volte in viaggio in America Latina e in Africa. Nel 1990 fu nominato arcivescovo prelato di Pompei, incarico che tenne fino al 2001.
La seconda venerabile è Raffaella de Vincenti (1872 – 1936), fondatrice della Congregazione delle Piccole Operaie dei Sacri Cuori. Dopo aver professato i voti religiosi nel 1894, aveva assunto il nome di Suor Maria Teresa dei Sacri Cuori. Affiancò il fondatore della Congregazione, monsignor Francesco Maria Greco, nella cura e nello sviluppo dell’istituto. Il fondatore è stato beatificato nel 2016.
Terza venerabile è Gabriella Borgarino (1880 – 1949), Figlia della Carità di San Vincenzo de Paoli. La sua è una vita molto umile, dedicata al servizio del prossimo e caratterizzata da una particolare esperienza mistica da parte del Sacro Cuore di Gesù.