Volterra , mercoledì, 12. gennaio, 2022 13:00 (ACI Stampa).
Il nuovo vescovo di Volterra è un milanese che ha vissuto a Roma negli ultimi 11 anni: Papa Francesco ha scelto per succedere al vescovo Silvani monsignor Roberto Campiotti, finora rettore del Collegio Ecclesiastico Internazionale San Carlo Borromeo a Roma.
La notizia è che la diocesi di Volterra non rientra per ora nel programma di accorpamenti in persona episcopi che Papa Francesco ha avviato da tempo nelle diocesi italiane, mantenendo come criterio generale l’accorpamento delle diocesi con meno di 200 mila fedeli. Volterra, suffraganea dell’arcidiocesi di Pisa, conta 89 mila battezzati, ed ha un territorio che comprende 23 comuni della Toscana situati a cavallo delle province di Pisa, Siena, Firenze, Livorno e Grosseto. Il vescovo uscente di Volterra, Alberto Silvani, ha retto la diocesi sin dal 2007, e ha compiuto 75 anni lo scorso settembre.
Al suo posto, dunque, un vescovo di prima nomina, noto per il suo lavoro pastorale ed educativo. Monsignor Campiotti è nato il 31 ottobre 1955 a Varese, ed è sacerdote dal 1979. Incardinato nell’arcidiocesi di Milano, è stato insegnante di religione cattolica e vicario parrocchiale in diverse parrocchie, nonché responsabile dell’Unità Pastorale Sumirago-Albusciago e della Comunità Pastorale San Benedetto in Sumirago.
Nel 2010 è arrivato a Roma, nominato come Rettore del Collegio Ecclesiastico Internazionale San Carlo Borromeo a Roma e Primicerio dell’Arciconfraternita dei SS. Ambrogio e Carlo della Nazione Lombarda. Il collegio è riconosciuto dalla S. Sede nel 1963, costituito in ente ecclesiastico nel 1995, e dipende dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica, con il Patronato della Conferenza Episcopale Lombarda. Accoglie sacerdoti-studenti diocesani delle varie parti del mondo, inviati a Roma dai rispettivi Vescovi, per completare la loro formazione sacerdotale.
Continua, dunque, il ricambio generazionale dei vescovi italiani. Attualmente sono sette le diocesi italiane i cui vescovi hanno raggiunto o superato i 75 anni, l’età della pensione: le arcidiocesi di Perugia – Città della Pieve e quella di Torino, amministrate rispettivamente dal Cardinale Bassetti e dall’arcivescovo Nosiglia, sono le più in vista; a queste si aggiungono Tempio Ampurias, Pesaro, Fiesole, Monreale e Nicosia. Hanno superato i 75 anni anche due ausiliari della diocesi di Roma (Selvadagi e Di Tora), nonché il vescovo Dioniso Lachowiz, esarca d’ Italia degli Ucraini. Alla lista si aggiungerà preso l’arcidiocesi di Firenze, perché il Cardinale Betori compirà 75 anni a fine febbraio.