Città del Vaticano , domenica, 1. novembre, 2015 12:24 (ACI Stampa).
I Santi “sono esempi da imitare. Non soltanto quelli canonizzati, ma i santi della porta accanto, che, con la grazia di Dio, si sono sforzati di praticare il Vangelo nell’ordinarietà della loro vita. Di questi santi ne abbiamo incontrati anche noi; forse ne abbiamo avuto qualcuno in famiglia, oppure tra gli amici e i conoscenti. Dobbiamo essere loro grati e soprattutto dobbiamo essere grati a Dio che ce li ha donati, che ce li ha messi vicino, come esempi vivi e contagiosi del modo di vivere e di morire nella fedeltà al Signore Gesù e al suo Vangelo. Quanta gente buona abbiamo conosciuto nella vita! E noi diciamo questa persona è un santo: questi sono i santi della porta accanto, quelli non canonizzati ma che vivono con noi. Imitare i loro gesti d’amore e di misericordia è un po’ come perpetuare la loro presenza in questo mondo. E in effetti quei gesti evangelici sono gli unici che resistono alla distruzione della morte: un atto di tenerezza, un aiuto generoso, un tempo passato ad ascoltare, una visita, una parola buona, un sorriso... Ai nostri occhi questi gesti possono sembrare insignificanti, ma agli occhi di Dio sono eterni,perché l’amore e la compassione sono più forti della morte”. Lo ha detto il Papa nel corso dell’Angelus, in occasione della Solennità di tutti i Santi.
Il Papa ha poi espresso preoccupazione per la situazione nella Repubblica Centroafricana, meta del suo viaggio apostolico di fine novembre. “I dolorosi episodi - ha detto Papa Bergoglio - che in questi ultimi giorni hanno inasprito la delicata situazione della Repubblica Centroafricana, suscitano nel mio animo viva preoccupazione. Faccio appello alla parti coinvolte affinché si ponga fine a questo ciclo di violenze. Sono spiritualmente vicino ai Padri comboniani della parrocchia Nostra Signora di Fatima in Bangui, che accolgono numerosi sfollati. Esprimo la mia solidarietà alla Chiesa, alle altre confessioni religiose e all’intera nazione Centroafricana, così duramente provate mentre compiono ogni sforzo per superare le divisioni e riprendere il cammino della pace”.
“Per manifestare la vicinanza orante di tutta la Chiesa a questa Nazione così afflitta e tormentata ed esortare tutti i centroafricani ad essere sempre più testimoni di misericordia e di riconciliazione, - ha annunciato il Pontefice - domenica 29 novembre ho in animo di aprire la porta santa della cattedrale di Bangui, durante il Viaggio apostolico che spero di poter realizzare in quella Nazione”.
Infine il Papa ha ricordato la ricorrenza - domani - dei Defunti. “Oggi pomeriggio - ha ricordato - mi recherò al Cimitero del Verano, dove celebrerò la Santa Messa in suffragio dei defunti. Visitando il principale cimitero di Roma, mi unisco spiritualmente a quanti in questi giorni vanno a pregare presso le tombe dei loro cari, in ogni parte del mondo”.