Savona , venerdì, 31. dicembre, 2021 14:00 (ACI Stampa).
Nel messaggio per la LV Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio, ‘Dialogo fra generazioni, educazione e lavoro: strumenti per edificare una pace duratura’, Papa Francesco ha scritto: “Ogni dialogo sincero, pur non privo di una giusta e positiva dialettica, esige sempre una fiducia di base tra gli interlocutori. Di questa fiducia reciproca dobbiamo tornare a riappropriarci!’.
La 54° Marcia nazionale per la pace aveva come tema il dialogo. A causa della pandemia la marcia è stata annullata. Quest’anno era organizzata a Savona insieme alla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, dall’Azione Cattolica Italiana, dalla Caritas italiana, e da Pax Christi.
L’invito è a pregare comunque insieme nell’ultimo giorno dell’ anno. Al vicario generale della diocesi di Savona, don Angelo Magnano, chiediamo di spiegarci in quale modo l’avvento del messaggero di pace può significare speranza: “Il messaggero di pace si riferisce a Gesù, che annuncia attraverso il Vangelo una Parola che risana; poi l’accoglienza dipende da chi ascolta il Vangelo. Anche la marcia della pace che facciamo è un piccolo segno che come cristiani cerchiamo di vivere la pace annunciata da Gesù. Ricordiamo che Gesù, almeno per noi, è il fondamento della vera pace”.
Su cosa si basa il dialogo tra generazioni?
“In questo messaggio il Papa ha proprio messo in evidenza questo dialogo tra generazioni, mettendo proprio in evidenza il rapporto tra gli anziani, custodi della memoria, ed i giovani; questo non per ‘saltare’ la generazione adulta, ma per evidenziare l’importanza che il deposito della memoria, tramandata dagli anziani, possa essere fecondo per le nuove generazioni. Il papa insiste molto su tale rapporto ed è un bel messaggio di speranza. Una delle tappe previste nella marcia della pace sarà dedicata alla Comunità di san Benedetto al Porto, fondata da don Gallo, e lì parleranno due persone di due generazioni diverse: una volontaria ‘storica’, che è in pensione, ed una giovane, che svolge il servizio civile, che possono trovare una profonda sintonia, come Elisabetta e Maria. E’ bello che il papa racconti questo nel messaggio”.