Roma , venerdì, 10. dicembre, 2021 10:00 (ACI Stampa).
Continua il "pellegrinaggio" delle reliquie di Carlo Acutis in tutta Italia. Questa volta siamo a San Francesco a Ripa, nel cuore di Roma, a Trastevere. Un intenso pomeriggio di celebrazioni e interventi per ricordare e venerare il Beato Carlo, il “cyber-apostolo dell'Eucaristia”. La mostra, idealizzata dallo stesso Carlo, "I miracoli eucaristici nel mondo", è aperta al pubblico nella parrocchia trasteverina dal 9 dicembre 2021 al 7 gennaio 2022.
L'inaugurazione, avvenuta il 9 dicembre, è stata ricca di incontri. Prima, il saluto della mamma di Carlo, Antonia Salzano. Poi la Santa Messa con i Vespri, l'Adorazione eucaristica e infine la catechesi di Don Giovanni Emidio Palaia, dell'Associazione Amici Carlo Acutis, sul rapporto speciale del Beato Carlo Acutis con San Francesco d'Assisi.
Il Parroco di San Francesco a Ripa, Fra' Alessandro Partini, presenta l'iniziativa: "Accogliamo qui in parrocchia la reliquia del Beato Carlo Acutis, approfondiremo così la spiritualità che il nuovo Beato ci comunica attraverso il dialogo via internet con la sua mamma, la preghiera e la catechesi di Don Giovanni Palaia e la mostra sui miracoli eucaristici da lui pensata. La mostra spero sia visitata soprattutto dai giovani, affinchè in Carlo possono trovare un punto di riferimento luminoso".
La scelta di una chiesa francescana non è casuale. Quello tra Carlo Acutis e San Francesco è sempre stato un feeling particolare. Carlo, scomparso a soli 15 anni a causa di una leucemia fulminante, amava profondamente Assisi e trascorreva molto tempo con la sua famiglia nella cittadina del poverello. Il Beato Carlo è sepolto nel Santuario della Spogliazione di Assisi. La sua cerimonia di beatificazione ad ottobre 2020, nella città umbra, è stata davvero partecipata e sentita. Nel 2020 in occasione dell’apertura della Tomba del giovane Carlo, al Vescovado, in 20 giorni, erano transitate più di 41.410 persone, con una media giornaliera di 2.179 persone. La gente ama il "beato 2.0", appassionato di internet, ma profondamente innamorato di Gesù.
Don Giovanni Palaia nella Chiesa di San Francesco a Ripa durante la catechesi parla proprio di questo rapporto speciale tra Carlo e Francesco. "Sono Carlo e Francesco dietro a Gesù". Don Giovanni ricorda le parole del cyberapostolo: "Vorrei diventare santo ma non come San Francesco". Francesco infatti era un "Vangelo vivente troppo difficile da imitare". Tra Carlo e San Francesco Don Giovanni rintraccia alcuni punti forti in comune: "la conversione, l'essere pellegrini in questo mondo, l'amore per il prossimo e l'amore per la creazione di Dio, infine l'amore per Maria" che Carlo definiva "l'unica donna" della sua vita.