Città del Vaticano , martedì, 7. dicembre, 2021 9:00 (ACI Stampa).
Il viaggio di Papa Francesco a Cipro e in Grecia si sa nasce per poter avere ancora una volta occasione di puntare i riflettori sulla questione delle migrazioni.
E di questo il Papa ha parlato praticamente in ogni incontro ai politici ovviamente a Cipro, dove ha legato la drammatica situazione della divisione dell’isola alla questione dei muri, e ad Atene dove il Papa ha parlato di democrazia in sfacelo, anche per la questione irrisolta dei migranti e al fatto che l’ Europa non sappia affrontare il problema.
E dei migranti ha parlato negli incontri con la Chiesa Ortodossa. Nessun passo in avanti sul cammino dell’ecumenismo di fatto se non la ricerca di temi sociali comuni, ma ancora una volta la questione dei migranti.
Nelle messe, negli incontri con i religiosi, e ovviamente a Lesbo ed a Cipro negli incontri con i migranti stessi.
Lo sguardo del Papa è tutto all’integrazione, a quella “macedonia” come ha detto i cattolici di Cipro che indica la universalità della Chiesa, ai volti degli altri, alla necessità di guardare tutti insieme verso Gesù.