Roma , mercoledì, 1. dicembre, 2021 18:00 (ACI Stampa).
Il Papa a Cipro per costruire l’Europa dei ponti con il ‘sogno’ di san Giovanni Paolo II
Un mare che sia un abbraccio e non un cimitero. Papa Francesco lo ha detto nel messaggio per il pellegrinaggio a Cipro, che è un viaggio anche alle radici dell’Europa. Cipro divisa ancora in due. Luca Jahier, membro del CESE (Comitato Economico e Sociale dell’Europa, di cui è stato precedentemente presidente) spiega che “questa visita è un fatto di assoluto rilievo. Ricordo che durante la mia presidenza del Comitato Economico e Sociale dell’Europa lanciai un progetto intorno ai muri d’Europa, partendo da Belfast, dove ancora esistono muri che dividono la città: sono quartieri in cui la sera vengono chiuse le porte, passando a Berlino ed in tutte le città confinanti con l’Europa occidentale, e finendo a Cipro, dove ancora esiste un muro con una zona di non transito ed altamente minata, che divide in due l’isola con una città ‘fantasma’ come Famagosta.
Mi auguro che a Cipro, dove la situazione è bloccata (anzi in questi anni si è complicata), la visita di Papa Francesco possa contribuire a rimettere in moto un processo di riconciliazione nazionale. Anche se non si arrivasse a riconciliare Cipro, perlomeno si aprano in quel muro qualche varco in più e si faccia come a Berlino, quando si passò da due ad otto varchi autorizzati. Questo favorirebbe il dialogo nella stessa città di Nicosia, che è divisa con solo due accessi autorizzati dalle due parti”.
Come riattivare il sogno di san Giovanni Paolo II dall’Atlantico agli Urali?
“Il grande sogno di san Giovanni Paolo II della riunificazione dell’Europa era che l’Europa ricominciasse a respirare con i suoi due polmoni. Purtroppo questo suo sogno è rimasto tale e non è stato perseguito con determinazione e lungimiranza. E non è stato perseguito neppure dalle Chiese, perché respirare con due polmoni avrebbe voluto dire anche riconciliare le memorie e le tradizioni culturali.