Città del Vaticano , venerdì, 26. novembre, 2021 16:00 (ACI Stampa).
“L’Azione Cattolica non deve formare il cristiano del futuro, ma accompagnare il processo di fede del cristiano presente, secondo le caratteristiche proprie della tappa in cui si trova”.
Lo scrive Papa Francesco nella lettera per i 30 anni del forum dell’Azione Cattolica.
Anche se “nel cammino dell’Azione Cattolica, così come nella stessa Chiesa, ci sono luci e ombre, momenti di profondo disorientamento, di stanchezza, di indifferenza, di timore di essere superati a causa delle esigenze dei tempi nuovi” è però vero che “ i santi e i beati laici dell’Azione Cattolica sono una ricchezza per la Chiesa”.
Per il Papa non so deve cedere alla tentazione di “rinserrarsi per conservare quel poco che si ha, sperando, nascondendosi e vivendo di ricordi, nella venuta di tempi migliori” ma si deve ricordare che l’ Azione Cattolica “non ha alcun fondatore o carisma particolare. La sua finalità è la stessa della Chiesa: l’evangelizzazione. Non assume come proprio nessun altro campo di apostolato particolare, se non la finalità della Chiesa: l’annuncio del Vangelo, a tutti gli uomini e gli ambienti”.
Un impegno speciale, scrive Francesco, è quello di combattere “la globalizzazione dell’indifferenza” promuovendo una Chiesa di comunione, che “non è una idea o un’attività in più, ma l’essenza stessa della vita ecclesiale”. Serve allora, conclude il Papa citando Paolo VI, “riscoprire di nuovo la passione per l’annuncio del vangelo, unica salvezza possibile in un mondo che altrimenti cadrebbe nella disperazione”.