Città del Vaticano , lunedì, 29. novembre, 2021 18:00 (ACI Stampa).
Nell’anno che ricorda l’ottavo centenario dalla morte di san Domenico di Guzmán, la Biblioteca Vaticana propone di rivedere le immagini da un piccolo codice, il Ross. 3, che illustra i modi orandi del santo spagnolo.
Nella rivista della Bibilioteca Apostolica Vaticana OWL si vedono alcuni dettagli dei codici. Per san Domenico la preghiera ha nove modi diversi di esprimersi. I primi sette seguono una linea ascendente, come i momenti di un cammino verso la comunione con Dio, e si esprimono in piedi, stesi a terra o in ginocchio.
Così nei codici si vede il santo che o prega in piedi inchinato davanti all'altare e così facendo esprime umiltà; si stende a terra, con la faccia riversa, per chiedere perdono dei propri peccati; in ginocchio esprime la penitenza e partecipa alle sofferenze del Signore; in piedi a braccia aperte a forma di croce contempla il Crocifisso; o solleva le braccia verso il cielo, e le mani si toccano come a ricevere qualcosa dall'alto. Gli ultimi due modi orandi hanno un carattere diverso: l’ottavo è una sorta di meditazione personale, un’espressione più intima, che ha luogo dopo la liturgia delle Ore e la Messa; allora il santo prolungava il suo colloquio con Dio raccogliendosi in silenzio e ponendosi in ascolto, mentre leggeva un libro o fissava il Crocifisso.
Il nono modo di pregare è quello che si esprime durante i viaggi da un convento all’altro, quando con i compagni si recitavano le Lodi, l’Ora media, il Vespro, e intanto si contemplavano le meraviglie del Creato che si incontravano durante il cammino. Lode e ringraziamento per i tanti doni ricevuti facevano del viaggio stesso una preghiera.
L'opera contiene dieci miniature che mostrano San Domenico in preghiera e meditazione. Le immagini si illuminano in una sorprendente varietà di colori e motivi. A volte sono raffigurate più persone in una scena, a volte San Domenico è visto da solo. Ci sono rappresentazioni in cornici compositi architettonicamente e scene che si verificano in paesaggi liberi e naturali. Il manoscritto contiene elementi decorativi aggiuntivi insieme alle scene di preghiera. Innumerevoli iniziali modellate con filigrana e raffigurazioni di animali adornano il testo.