Padova , venerdì, 26. novembre, 2021 18:00 (ACI Stampa).
Tempo di Avvento. Tempo di preghiera, di riflessione, di attesa. Questo tempo, però, o almeno una piccola parte, si può anche passare a tavola. Magari non tavole imbandite e pronte a ricevere chiassose compagnie – anche volendo la pandemia, per l’ennesima volta ce lo impedisce – ma in un momento di convivialità fraterna, accompagnata da cibi gustosi e sani. E se lo raccomandano i monaci…sì, perché sfogliando antichi ricettari e riscoprendo tradizioni ancora oggi molto vive, possiamo pensare a menù “alternativi” per i giorni di festa che verranno.
Menù monacali, ma per nulla austeri e frugali. Magari partendo da un ricco risotto dell’abbazia, che precede l’ingresso in tavola di un bel gallo al vino rosso o, per abbondare, un cinghiale ai due santi. Seguiti da una succulenta porzione di pere alla cannella e per finire sorseggiare una celestiale crema al cacao, a cui accompagnare deliziosi biscotti di Ildegarda e un mucchietto di Frati Fritti.
Se però intendiamo rispettare, anche in questo tempo di Avvento, a “pause di magro”, giorni in cui sederci a tavola in solitudine e meditazione, potremmo comunque consolarci con un uovo all’acqua di rose o con una parca frittata di erbette, fino a concederci una fetta (piccola) di torta di pane, anche per tenere fede al mandato: non si butta via niente, dunque si ricicla il pane raffermo e si trasforma in dolce, penitenziale, d’accordo, ma pur sempre gustoso.
Tutto questo si potrebbe realizzare attraverso un volume appena pubblicato da Edizioni Terra Santa dal titolo: "La cucina come una volta. Storie, segreti e antiche ricette da monasteri e conventi" , firmato da Anna Maria Foli.
L’autrice ci accompagna in una specie di "pellegrinaggio gastronomico", attraversando i più famosi luoghi di preghiera e spiritualità proprio a cominciare dalla porta della cucina, con la storia del monachesimo a compendio, tra pellegrini, santi, re, regine, artisti e insieme cuochi, mendicanti, umili e ignoti monaci, frati, suore, legati dal comune desiderio di vivere la fede concretamente, in ogni aspetto della vita quotidiana. Prega, studia, lavora, diceva san Benedetto, il grande fondatore del monachesimo occidentale.