Città del Vaticano , lunedì, 22. novembre, 2021 11:54 (ACI Stampa).
È un Natale le cui luci sono ancora “soffuse” a causa della pandemia in corso. Eppure, la Festa della Nascita di Cristo va festeggiata, ricordata, perché “non è una stonatura rispetto alla prova che stiamo vivendo”, dato che “è per eccellenza la festa della compassione, della tenerezza”. Lo dice Papa Francesco ai partecipanti al Christmas Contest, ricevuti in udienza.
Il Christmas Contest è una iniziativa delle Missioni Don Bosco Valdocco insiemme alla Fondazione Pontificia Gravissimum Educationis. L’iniziativa, a sostegno del progetto benefico “Il Congo è il cuore dell’Africa – aiutaci a farlo battere”, prevede un concorso canoro rivolto a giovani di un’età compresa tra 16 e 35 anni, chiamati a proporre un brano inedito sul tema del Natale, e a concorrere per esibirsi, insieme ai grandi artisti della musica italiana e internazionale, al concerto di Natale 2021 in Vaticano.
Due saranno i progetti sostenuti con il concorso: la “Casa della pace a Kikwit”, sostenuta dalla Fondazione Pontificia Gravissimum Educationis, un centro formativo e di promozione umana dove tutti i settori (formativo, sociale, sanitario, economico e agricolo) sono accomunati da un approccio educativo integrale; e il centro professionale di Masina, sostenuto da “Missioni Don Bosco”.
Papa Francesco sottolinea che, proprio durante la pandemia, siamo “chiamati a interrogarci a non perdere la speranza”, ricordando che la bellezza del Natale è “umile e piena di calore umano” e “traspare nella condivisione di piccoli gesti di amore concreto”.
Non è – dice Papa Francesco – una festa “alienante, superficiale, evasiva”, ma piuttosto “allarga il cuore, lo apre alla gratuità, al dono di sé, e può generare anche dinamiche culturali, sociali ed educative”.