Katowice , sabato, 20. novembre, 2021 11:00 (ACI Stampa).
Era il 5 settembre del 1941 quando don Jan Macha venne arrestato dalla Gestapo alla stazione ferroviaria di Katowice. Gli venne trovato addosso un elenco di persone che lui e i suoi collaboratori aiutavano e altri documenti che indicavano che avevano raccolto denaro e lo avevano donato a chi ne aveva bisogno. L'elenco è stato uno dei principali elementi di prova nelle successive indagini e processi dell'intero gruppo. Il 17 luglio 1942 si tenne un breve processo davanti al tribunale sommario di Katowice, durante il quale don Macha e Guertler, un seminarista che lavorava con lui, furono condannati a morte per decapitazione. La sentenza fu eseguita il 3 dicembre 1942 nel carcere di Katowice.
Oggi don Macha diventa ufficialmente beato con la celebrazione nella Cattedrale di Cristo Re a Katowice presieduta dal Card. Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Una liturgia celebrata in latino e polacco nella quale, Second il rito , il Metropolita di Katowice chiede a Papa Francesco, di iscrivere il Venerabile Servo di Dio Jan Franciszek Macha nel gruppo dei Beati.
Nell'omelia, letta in polacco, il cardinale Semeraro ha detto: “Mentre in Polonia e nel mondo imperversavano le violenze e i soprusi della guerra, comprese che solo la fede e la carità rendono possibile il riconoscimento della dignità inalienabile di ogni persona, creata a immagine e somiglianza di Dio”.
Le reliquie saranno portate al presbiterio dalla famiglia del nuovo beato. Sono: l'ultima lettera ai genitori e ai fratelli scritta da don Jan Macha poco prima della sua morte, un rosario fatto a mano da lui stesso e un fazzoletto macchiato di sangue.