Città del Vaticano , giovedì, 11. novembre, 2021 15:00 (ACI Stampa).
Di fronte alle scelte del post pandemia dobbiamo “ritornare alla normalità” cioè una realtà in cui la “ricchezza e la crescita economica erano riservate a una minoranza mentre milioni di persone non erano in grado di soddisfare i bisogni più elementari e condurre una vita dignitosa” o piuttosto ci sono altre strade?
La questione è posta da Papa Francesco ai partecipanti al 4° Forum di Parigi sulla Pace, che si svolge da oggi fino al 13 novembre.
“Ritorno alla normalità - si legge nel messaggio del Papa- significherebbe anche ritorno alle vecchie strutture sociali ispirate da “autosufficienza, nazionalismo, protezionismo, individualismo e isolamento” ed escludenti i nostri fratelli e sorelle più poveri. È questo un futuro che possiamo scegliere?
Il Papa mette in evidenza quali sono i temi da affrontare, dalla questione delle spese militari mai così alte oggi da dopo la Guerra fredda, che, dice Francesco, sono sostenute dalla teoria dei governi che “giustificano tale riarmo richiamandosi a un’idea abusata di deterrenza fondata sull’equilibrio delle dotazioni di armamenti. In questa prospettiva, gli Stati sono inclini a perseguire i propri interessi principalmente sulla base dell’uso o della minaccia della forza”.
Non è questa la via della pace come già Papa Giovanni XXIII nella Lettera enciclica Pacem in terris aveva affermato.