Città del Vaticano , domenica, 31. ottobre, 2021 12:15 (ACI Stampa).
La Parola del Signore “non può essere accolta come una qualunque notizia di cronaca”, e per questo va ripetuta, perché venga assimilata. Papa Francesco commenta il Vangelo del giorno, e si sofferma sul senso del comandamento dell’amore proclamato da Gesù. Dopo l'Angelus, Papa Francesco fa un appello per il COP26 che inizia a Glasgow, prega per le vittime del maltempo in Vietnam e in Sicilia, ricorda le beatificazioni di ieri di quattro martiri della Guerra Civile spagnola.
È la domenica che precede la solennità di Ognissanti. Il 2 novembre, Papa Francesco sarà invece al cimitero militare francese. In una giornata un po’ nuvolosa, sono comunque molti i gruppi arrivati in piazza ad ascoltare l’Angelus.
Nel commento al Vangelo che precede la preghiera mariana, Papa Francesco ricorda che lo scriba non solo chiede a Gesù quale sia il primo comandamento, ma anche, riconoscendo giusta la risposta, ripete le stesse parole dette da Gesù.
È una ripetizione che “pare tanto più sorprendente se pensiamo che siamo nel Vangelo di Marco, il quale ha uno stile molto conciso”, ma che è piuttosto “un insegnamento per noi che ascoltiamo, perché “la Parola del Signore non può essere ricevuta come una qualsiasi notizia di cronaca: va ripetuta, fatta propria, custodita”, o addirittura, secondo la tradizione monastica, va “ruminata”, perché “deve raggiungere ogni abito della vita”, deve “risuonare, echeggiare dentro di noi”.
Papa Francesco sottolinea così che Dio “non cerca tanto degli abili commentatori delle Scritture, ma cuori docili che, accogliendo la sua Parola, si lasciano cambiare dentro”. Da qui l’invito, più volte ripetuto dal Papa nel corso del suo pontificato, di “familiarizzare con il Vangelo, averlo sempre a portata di mano, leggerlo e rileggerlo, appassionarsene”, perché il Padre “ci entra nel cuore, diventa intimo a noi e noi portiamo frutto in lui”.