Città del Vaticano , sabato, 30. ottobre, 2021 12:00 (ACI Stampa).
Quasi una ora di incontro, tra il Primo Ministro Indiano Narendra Modi e Papa Francesco. E un passaggio in Segreteria di Stato, in un colloquio che presumibilmente ha toccato anche il tema dei cristiani colpiti in India dalle leggi anticonversione, ma che viene risolto in un brevissimo comunicato della Sala Stampa della Santa Sede in cui si enfatizza solo lo Stato delle relazioni diplomatiche. La novità è l'invito del presidente a Papa Francesco per andare a visitare il Paese.
Per la prima volta da quando è stato eletto, il Primo Ministro indiano Modi fa visita a Papa Francesco. Il Papa avrebbe voluto andare in India nel 2017, nel viaggio che poi lo ha portato in Bangladesh, ma questo desiderio non si è mai avverato perché il governo indiano non lo ha mai invitato. Ora, l'invito è arrivato, comunica un tweet del Primo Ministro, in un incontro che Modi definisce "caloroso e cordiale".
Sono parole che colpiscono. In questi anni di governo Modi, leader del partito nazionalista indù BJP, gli attacchi contro i cristiani sono rimasti, incessanti, anche a causa delle leggi anti-conversione applicate in 8 dei 28 Stati che compongono l’India.
Papa Francesco e Modi si sono parlati per quasi una ora, per una udienza che si supponeva durasse solo mezzora e che presumibilmente è stata allungata dalle traduzioni. Ma Modi ha mostrato il tono diplomatico che voleva dare all’incontro portando in dono un candelabro di argento e un libro, The Climate Climb (la Scalata del Clima) sull’impegno dell’India sui temi ecologici. Un segnale chiaro del tono che voleva dare alla conversazione, volta a cercare un punto in comune piuttosto che le tante divergenze.
Da parte sua, anche Papa Francesco non ha incluso, tra i doni, il volume sulla Statio Orbis che ultimamente ha cominciato a regalare e che punta a mostrare l’impegno contro la pandemia, e in particolare la sua preghiera cristiana. Ma sono rimasti i documenti papali, il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, il Documento sulla Fratellanza Umana, cui si è aggiunta una formella in bronzo che reca la scritta “Il Deserto diventerà giardino”.