Sant Joan de les Abadesses , mercoledì, 27. ottobre, 2021 18:00 (ACI Stampa).
Il paese si chiama ancora così: Sant Joan de les Abadesses, in memoria di Emma, Adelaida, Ranlo, Fredeburga e Ingilberga, cinque donne che nel nono e decimo secolo hanno retto il destino di uno dei primi monasteri benedettini della Catalogna.
E la Catalogna ora le ricorda in un’opera murale in ceramica sul muro esterno dell’ antico Palazzo Dell’ Abbazia.
La inaugurazione di questo murale è il punto di arrivo di un cammino iniziato ad ottobre 2017, anno in cui si compivano i 1000 anni della chiusura del monastero, con una giornata di studi sul cenobio, sul monachesimo femminile nel Medioevo e, in generale, sul ruolo della donna in quell'epoca.
Dai contatti tra il Comune e la Federazione Catalana delle Monache Benedettine è nata l'idea di perpetuare il ricordo delle monache a Sant Joan in modo pubblico e accessibile a tutti attraverso il murale, collocato in un luogo storico significativo: una delle facciate del Palazzo dell'Abbazia, molto vicino al monastero e di fronte ai resti della cappella di San Michele, antica infermeria del monastero. La realizzazione è stata opera del laboratorio di ceramica di Sant Benet de Montserrat, su disegno di suor Maria Regina Goberna. La pandemia ne aveva ritardato l'inaugurazione fino ad ora.
La stessa disegnatrice è stata incaricata di spiegare il murale ai presenti durante l'inaugurazione. Le figure delle cinque badesse appaiono con un motto che identifica la loro missione e pastoriale: “Abbà Madre” per Emma; “Ascolta figlia” per Adelaida; “Io sono il Buon Pastore” per Ranlo; “Sempre pronto a servire” per Fredeburga e “Cerca la pace” per Ingilberga. Dall’898 al 1017 queste cinque donne hanno fatto crescere la comunità e allo stesso tempo costruito un paese.