Milano , lunedì, 25. ottobre, 2021 18:00 (ACI Stampa).
La consuetudine delle donazioni di oggetti d’arte sembra legata al passato, all’epoca del Rinascimento o magari secolo scorso. In parte è vero se pensiamo che nella Galleria San Fedele del Museo San Fedele a Milano raccoglie per la prima volta in una mostra alcune opere di diversa epoca e provenienza donate alla Fondazione Culturale San Fedele dagli anni Cinquanta ad oggi.
E’ dalla sua nascita che La Fondazione Culturale San Fedele ha beneficiato, di innumerevoli donazioni, compiute sia da artisti che da collezionisti e privati intensamente legati, a diverso titolo, alle attività della Galleria e del Centro Culturale. Donazioni che hanno alimentato nel tempo un notevole e variegato patrimonio d’arte, rimasto solo in piccola parte accessibile al pubblico.
Dal 21 ottobre e fino al 17 dicembre, alcuni di questi capolavori, una quarantina, saranno esposte. In gran parte si tratta di inediti per il grande pubblico e sono state radunate da diversi luoghi della Fondazione: dai depositi, agli spazi espositivi, alla casa dei padri, fino alle recenti donazioni. Si tratta di un vero percorso spirituale per ripercorrere più di settant’anni di intensa attività della Fondazione e della Compagni di Gesù.
Le opere riunite per la mostra coprono un ampio arco temporale, che dal XVII secolo, come nel caso della grande Madonna col Bambino e santi del pittore ligure Domenico Fiasella, recentemente restaurata, e delle due tele di scuola toscana con Davide con la testa di Golia e Giuditta con la testa di Oloferne , introducono il pubblico fino al clima storicista e poi simbolista fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo successivo, Il ritorno del soldato ferito di Robert Forell, il cui restauro ha riportato alla luce l’originaria qualità pittorica, e la delicata Croce in montagna di Tommaso Cascella Jr., per poi giungere infine alla contemporaneità, con opere di moltissimi autori
La mostra, in cui le opere antiche dialogano con quelle contemporanee, si snoderà fra Galleria e Museo San Fedele dove, all’ingresso della chiesa di San Fedele, si è accolti dalla Nave votiva dell’artista svedese Mats Bergquist, artista presente anche in cripta, nel sacello asburgico, con l’opera Daruma.