Città del Vaticano , sabato, 16. ottobre, 2021 15:30 (ACI Stampa).
Papa Francesco invia un lungo e articolato videomessaggio ai partecipanti alla seconda Sessione del IV Incontro Mondiale dei Movimenti Popolari che si svolge oggi online. "Il cambiamento personale è necessario, ma è anche imprescindibile adeguare i nostri modelli socio-economici, affinché abbiano un volto umano, perché tanti modelli lo hanno perso. E, pensando a queste situazioni, divento insistente nel chiedere. E inizio a chiedere. A chiedere a tutti. E a tutti voglio chiedere in nome di Dio", questo è il cuore del videomessaggio.
Alla sessione di oggi prendono parte organizzazioni provenienti dai cinque Continenti. Obiettivo di questo quarto incontro? Quello di rispondere a una esigenza: difendere i diritti fondamentali di chi è socialmente marginalizzato. Soprattutto nel post pandemia. E nel suo lungo videomessaggio il Papa spalleggia fortemente questo ideale.
"Avete avvertito che la situazione attuale meritava un nuovo incontro. Lo stesso ho sentito io. Anche se non abbiamo mai perso il contatto – sono già passati sei anni, credo, dall’ultimo incontro generale –. In questo tempo sono successe molte cose, tante sono cambiate. Si tratta di cambiamenti che segnano punti di non ritorno, punti di svolta, crocevia in cui l’umanità è chiamata a scegliere", dice il Papa.
Francesco si riferisce al periodo della pandemia, un periodo difficile nel quale "i migranti, le persone prive di documenti, i lavoratori informali senza reddito fisso si sono visti privati, in molti casi, di qualsiasi aiuto statale e impossibilitati a svolgere i loro compiti abituali, aggravando la loro già lacerante povertà". Per questo fa una serie di richieste e le fa in nome di Dio.
"Ai grandi laboratori, che liberalizzino i brevetti. Compiano un gesto di umanità e permettano che ogni Paese, ogni popolo, ogni essere umano, abbia accesso al vaccino. Ci sono Paesi in cui solo il tre, il quattro per cento degli abitanti è stato vaccinato", questa è la prima richiesta del Papa. Ne seguono tante altre tutte rivolte a garantire il bene comune, i bisogni primari della gente, lo stop ai fabbricanti e ai trafficanti di armi.