Roma , lunedì, 18. ottobre, 2021 14:00 (ACI Stampa).
San Luca, compagno e collaboratore di San Paolo - che lo saluterà nella sua Lettera ai Colossesi con la formula “caro medico” - è l’autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli.
Il Vangelo di Luca è l’unico dei quattro testi sacri che offre molti particolari sull’infanzia e l’adolescenza di Gesù, oltre a fornire molti dettagli della vita di Maria prima della nascita di Gesù.
La tradizione che vede San Luca come pittore della Madonna nasce in Oriente, nel VI secolo: all’epoca, era consolidata l’idea che un ritratto della Madre di Gesù - dipinto dall’Evangelista e denominato Hodigítria - fosse stato inviato da Gerusalemme a Costantinopoli. Era questo, il ritratto prototipo delle icone mariane che cominciavano a diffondersi da Oriente a Occidente. C’è poi un’altra attestazione - sempre non storica - dell’attribuzione all’Evangelista di moltissime icone mariane. E’ quella tramandata dal monaco Gregorio del monastero di Kykkos, a Cipro.
Ma quale storia ci narra il monaco Gregorio? Eccola: Maria, consapevole del talento artistico di San Luca, desiderando fortemente di lasciare impressa su tavola l’immagine di sé e del Figlio Gesù, chiede a San Luca di ritrarla. San Luca, allora, cerca la tavola su cui dipingere la sacra immagine. A dargliela, senza richiedere alcun compenso, è un giovinetto incontrato nella piazza del mercato di Gerusalemme. Dopo aver digiunato e pregato, Luca dipinge finalmente la Vergine Hayosoritissa o Advocata, ovvero la Madonna che intercede presso Dio per la salvezza dell’umanità. Il racconto continua così, nelle parole del monaco cipriota: “Maria risultò dispiaciuta poiché nell’immagine le veniva negata la gioia di avere con sé il Figlio. Luca allora tornò al mercato per trovare un’altra tavola per un altro ritratto. Di nuovo incontrò il giovanetto che gliene offrì due e gli rivelò di essere l’arcangelo Gabriele”. San Luca, a questo punto, realizza due ritratti di Maria. Il primo, detto l’Odighitria: la Vergine tiene sul braccio sinistro il bambino e con la mano destra lo indica come via di salvezza per l’umanità. L’altro, detto l’Eleusa: la Madonna accosta la sua guancia a quella del Bambino Gesù, sorretto con la mano destra. Il racconto si chiude, poi, con queste parole: “Maria accolse le immagini con piena soddisfazione. Poco dopo avvenne la sua Dormizione e il Transito”.
Nasce così una delle più famose leggende: Luca, il pittore di Maria. Inoltre, ad alimentare questa affascinante storia, sorsero in Italia - tra il 1200 e il 1300 - molte scuole pittoriche e Confraternite, proprio sotto il patronato del “santo pittore”.