Roma , giovedì, 14. ottobre, 2021 14:00 (ACI Stampa).
Gli stranieri in Italia nel 2021 sono diminuiti del 5,1%, così come sono scesi i permessi rilasciati per motivi di protezione internazionale. Sono gli effetti del Covid-19 sulla popolazione straniera in Italia secondo il XXX Rapporto della Fondazione Migrantes - Caritas Italiana, presentato stamane a Roma.
Secondo il Rapporto la maggioranza degli immigrati - il 58,5% - vive al Nord. Seguono Nord Est e Centro. Al Sud e nelle Isole abita il 16,9% degli stranieri residenti in Italia. Le prime 5 regioni nelle quali si attesta la maggior presenza di stranieri sono Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte. Tra le province in testa Roma, seguita da Milano e Torino.
Sul lato della componente religiosa diminuiscono di circa il 2% gli stranieri che professano l'Islam. Aumentano invece i cristiani, che sono oltre il 56% del totale: la maggioranza è composta da ortodossa, seguono poi i cattolici al 30% circa. Tra le altre componenti religiose nell'ordine figurano buddisti, induisti e sikh.
Particolarmente pesante l'impatto del coronavirus anche sul fronte lavoro: il tasso di disoccupazione dei cittadini stranieri è al 13,1%, mentre quello di occupazione è del 60,6%.
Oltre 165mila i contagi da Covid denunciati da lavoratori stranieri mentre sono circa 2 milioni i cittadini immigrati in Italia vaccinati contro il coronavirus. Critica infine la situazione relativa alla povertà che vede il 26,7% delle famiglie straniere residenti in Italia povere in termini assoluti a fronte di un’incidenza del 6% tra le famiglie di soli cittadini italiani.