Roma , sabato, 2. ottobre, 2021 10:00 (ACI Stampa).
Papa Francesco la prossima settimana aprirà ufficialmente il Sinodo sulla sinodalità in Vaticano. Un Sinodo che riguarderà tutte le diocesi del mondo e anche, quindi, le chiese diocesane in Italia, alcune delle quali hanno da poco chiuso il sinodo locale ed altre ancora lo stanno vivendo in queste settimane.
Anche in Italia il cammino sinodale partirà nelle prossime settimane come nelle altre parte del mondo.
Ma c’anche un altro cammino sinodale in Italia e ivescovi del Consiglio Permanente della Cei, riunitosi a Roma in questa settimana, ne hanno ampiamente discusso. Papa Francesco più volte, negli anni scorsi, è intervenuto in diverse occasioni sulla sinodalità in Italia. Ne ha parlato sei anni fa a Firenze concludendo il Convegno Ecclesiale Nazionale e anche recentemente incontrando la diocesi di Roma. E la Chiesa italiana si prepara adesso a questo evento che – dicono i vescovi – “rappresenta una grande opportunità” anche per le Chiese in Italia. Il Consiglio Episcopale Permanente ha confermato la scelta di assumere il primo anno del Sinodo universale, che partirà dalle singole diocesi, come primo anno del Cammino sinodale delle Chiese in Italia ed ha tracciato un crono-programma che si distende per l’intero quinquennio 2021-2025.
E nei prossimi giorni sarà a disposizione un sito internet appositamente dedicato a questo evento. I vescovo italiani chiedono un coinvolgimento il più ampio possibile, cercando di interessare non solo i praticanti, ma anche coloro che si sentono ai margini o al di fuori dell’esperienza ecclesiale. “Non ci saranno porte chiuse per nessuno, ma gruppi aperti a tutti”, ha detto il vice presidente della Cei, l’arcivescovo di Modena-Nonantola e Carpi, Erio Castellucci, spiegando che per la Chiesa italiana è già cominciato con l’Assemblea generale della Cei del maggio scorso. Il presule ha auspicato che in tutti i gruppi “ci siano varie componenti, anche chi non si sente parte attiva della comunità o è fuori di essa”. Il Sinodo entra nel vivo quindi.
La settimana scorsa si è aperta la prima sessione del sinodo diocesano di Cuneo e di Fossano, convocato lo scorso mese di maggio. Sono previste cinque sessioni dell’Assemblea, suddivise ciascuna in due momenti: il primo, on-line, per presentare il tema; il secondo, in presenza, per ascolto, confronto, votazione. In totale dieci appuntamenti, sempre al venerdì sera, da settembre 2021 a gennaio 2022. Con questo mese inizia anche la fase più intensa di preghiera per il Sinodo. Il vescovo, Piero Delbosco, invita ogni comunità e ogni fedele ad accompagnare questo tempo di discernimento con molta preghiera, partendo dall’ ascolto della Parola del Vangelo, “requisito fondamentale perché le voci dei sinodali non siano semplici opinioni soggettive, ma risposte alla Parola di Dio, un’eco della coscienza e dell’intelligenza personale”.