Assisi , venerdì, 1. ottobre, 2021 18:00 (ACI Stampa).
Invito alla lettura per gli scettici, a partire da ciò che possono comprendere: è questo il viatico alla lettura e al viaggio che Gilbert K.Chesterton rivolge alla sterminata platea di ipotetici lettori presentando il “suo” Francesco d’Assisi.
Il suo tratto, brillante, imprevedibile, fascinoso e sottilmente provocatorio fa balzare davanti agli occhi una figura straordinaria, quella di un uomo che ha rovesciato completamente il proprio destino e – in definitiva - quello della Chiesa del suo tempo e dei tempi a venire. Un “paradigma” per l’esistenza stessa dello scrittore e per chi vuole conoscere i tratti essenziali del francescanesimo e del suo fondatore. Naturalmente, trattandosi di Chesterton, il libro in questione si è trasformato in un vero e proprio classico, un testo che si rivela anche come un’occasione di puro piacere letterario.
San Francesco d’Assisi firmato dal grande scrittore fa parte di una serie di titoli proposti dalla casa editrice Terra Santa in nuove edizioni e versioni grafiche. Alla vigilia della festività del Santo Patrono d’Italia questa è sicuramente l’occasione per riscoprirne la vicenda biografica, il pensiero, le testimonianze preziose di chi si è messo sui suoi passi. Così le Edizioni Terra Santa, casa editrice francescana della Custodia di Terra Santa, propone alcuni grandi testi, sia nella versione cartacea che in quella e-book.
Ecco dunque la possibilità di rileggere “Francesco” di Nazareno Fabbretti, insieme alla vita di un'altra francescano, santo tra i più amati al mondo, ossia Antonio da Padova. Fabbretti ha anche scritto la storia di santa Chiara, , la prima discepola che ha seguito le orme di Francesco, la cui vita si è indissolubilmente intrecciata con quella del Poverello d’Assisi.
Fra le proposte figura il saggio di Pietro Messa dal titolo “Francesco il misericordioso. La sfida della fraternità”, un’introduzione alla vita soprattutto attraverso lo sguardo misericordioso del futuro santo verso i fratelli, in particolare quelli più fragili e deboli, i poveri, i malati, i lebbrosi, fuggiti da tutti. Un percorso che va al di là di tutte le letture univoche e spesso ideologiche che ne sono state fatte nel corso del tempo: “Francesco è Francesco e la cosa migliore è conoscerlo come tale”, spiega l’autore, esperto di storia del francescanesimo.