Fu una vita dura, difficile e seminata di spine ma il suo amore e la sua fede furono contagiosi, tanto da superare le difficoltà. La storia della sua esperienza mistica, narrata dai testimoni, riporta che prima della salita al cielo affermò di continuare dal Paradiso a seminare grazie sulla terra. E fu fedele a quanto promesso.
Il soffitto della chiesa romana ricorda ciò, essendo rappresentate moltissime rose che "cadono" sulla testa dei fedeli. In questo tempio della devozione teresiana poi è conservata anche un'importante reliquia: il velo che l'adolescente indossò venendo a Roma in udienza dal Pontefice Leone XIII per chiedere la grazia dell'accesso al Carmelo.
La sua diocesi fece un pellegrinaggio dal 7 novembre al 2 dicembre 1887 per onorare il Giubileo sacerdotale del Papa che si celebrava in quei giorni e tra i fedeli vi era anche la famiglia Martin con la giovane Teresa.
Aveva circa 15 anni ed era troppo piccola per entrare nell'ascesi mistica, richiesta dalla Riforma del Carmelo.
Le religiose responsabili dell'accoglienza delle postulanti le avevano imposto di aspettare qualche anno ma la giovanissima aspirante, determinata e coraggiosa com'era il suo carattere, venne a Roma per implorare la grazia papale.
La risposta fu di affidarsi alla volontà di Dio, in quanto se fosse stato nei suoi piani, avrebbe potuto coronare il suo sogno. Era la mattina del 20 novembre 1887. Il 9 aprile 1888 si schiusero le porte del convento, divenendo per tutti Suor Teresa del Bambin Gesù e del Volto santo.
Nella chiesa romana, nella penombra della cappella di sinistra accanto alla sacrestia, si può ammirare il velo e la medaglia che il Pontefice le donò in ricordo dell'udienza .
Una reliqua dice molto della vita di una santa come Santa Teresa ed è bello sapere che, nel cuore della cristianità, è conservato questo segno di fiducia ed affetto verso Colei che ha insegnato al mondo la piccola via per arrivare al cielo.
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